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Il karma del piccolo ACHILLE: quando l’anima sceglie la ferita più grande.

Creato il 19 agosto 2015 da Astromanica @astromanica

astro_2at_208_achille.74922.1060Un ragazzino giace in un letto d’ospedale; è spaventato e sofferente. Le ustioni ricoprono il 40 per cento del suo piccolo corpo. Qualcuno lo ha cosparso di alcol e poi, in maniera inconcepibile, gli ha dato fuoco.

Piange chiamando sua madre.

È stata sua madre a dargli fuoco.

Essere separati dalla propria madre è peggio dell’essere tra le sue braccia mentre tutto intorno esplodono le bombe. Essere separati dalla propria madre è peggio dell’essere con lei anche quando lei stessa è la bomba.

Non sto suggerendo di lasciare un bambino con una madre che gli darà fuoco, ma sto dicendo che dobbiamo capire quello che stiamo facendo quando lo portiamo via da lei.

(Judith Viorst, Distacchi, Ed. Frassinelli, 2000)

Gli è stato dato un nome importante, da guerriero eroico: Achille. Un eroe vulnerabile, tuttavia, con una ferita infertagli col suo primo respiro, che non si rimarginerà mai veramente.

Achille è stato dato alla luce da Martina Levato, la “ragazza dell’acido”, quella che insieme al compagno Alexander Boettcher ha sfigurato l’ex fidanzato. E subito dopo, è stato separato da lei. Per tutelarlo, dicono i giudici (ecco Saturno quadrato al Sole e in sesta casa che si è immediatamente espresso, delegando il suo futuro al freddo approccio di un Tribunale), perché una separazione successiva sarebbe stata più dolorosa…Proprio stamattina è arrivata la notizia che ne è stata dichiarata l’adottabilità, e alla mamma è stato concesso di vederlo una volta al giorno, ma indipendentemente da quello che accadrà, il destino di Achille è segnato. Il suo tallone è stato irrimediabilmente ferito.

Nascere è un trauma per tutti, ma c’è una cosa, una sola cosa, che ha il potere di rassicurare e scaldare, ed è l’abbraccio di colei che ci ha consegnato alla vita. Ma se quell’abbraccio manca, nessun altro abbraccio riuscirà mai ad essere abbastanza. E tutto il mondo affettivo di quel bambino sarà inevitabilmente compromesso. Non ci vuole uno specialista per comprenderlo, almeno secondo me. Un neonato ha bisogno di sentire il respiro, l’odore e la voce di sua madre per sentirsi al sicuro nel mondo, anche se lei è sociopatica, perfino se è un’assassina.

Certo, ci sono madri che costituiscono un pericolo per la vita del proprio figlio, e allora è giusto tutelare il bambino, ma non sembrerebbe questo il caso di Martina. Martina ha senza dubbio problematiche proprie da affrontare e risolvere, così come il suo compagno Alexander, ma questo non significa che non avrebbe amato suo figlio. Sarebbe interessante analizzare anche i loro temi natali, ma, in ogni caso, l’unica certezza è che nasciamo per dare alla nostra anima un’ulteriore opportunità di evoluzione. E a ogni incarnazione, l’anima sceglie dove e come percorrere la sua strada. Tutto ha un senso. L’anima di Achille ha scelto.

E il suo tema natale, analizzato da un punto di vista karmico, ha molto da dire al riguardo.

Achille è nato a Milano nella notte del 15 agosto, verso la 1, dicono alcuni giornali, poco dopo la mezzanotte, secondo altre fonti. Ho impostato 00.30, verificando che non cambia nulla di significativo spostando l’orario nell’arco di mezz’ora.

La Luna Nuova Prenatale si è formata nel cielo il 14 agosto nello stesso segno solare di nascita, il Leone: Achille può dissolvere il karma del focolare solo imparando a dominare le sue emozioni e usando la sua forza di volontà. Con lo stellium in quarta casa, è evidente che la famiglia di origine condizionerà pesantemente la sua vita, e prima o poi lui dovrà affrontare ed elaborare il suo passato. Nella prima parte della vita, è molto probabile che cercherà l’autoaffermazione attraverso il raggiungimento di obiettivi emotivi e materiali, rivivendo le frustrazioni della sua famiglia d’origine. Proverà rabbia perché vedrà il cammino davanti a sé sempre troppo complicato, avrà molta paura del fallimento (Lilith in Vergine) e al tempo stesso avrà sensi di colpa, con la difficoltà di comprendere da solo che le colpe non sono sue, ma eredità karmiche di cui liberarsi. L’asse Toro/Scorpione intercettato indica che dovrà disidentificarsi dagli schemi di potere e successo e gratificazioni materiali cui la sua anima era abituata nelle vite precedenti. L’autoaffermazione è un modo per dire: io mi autorizzo ad esistere, e devo farlo da solo, visto che mia madre, non avendomi accolto, mi ha negato il diritto di “essere”. Il passaggio successivo sarà l’auto-dominio, ovvero un profondo percorso di consapevolezza, attraverso il quale potrà arrivare a percepire l’importanza di avere un obiettivo spirituale.

La volontà non dovrebbe mancargli, con quel Marte in Leone trigono a Saturno. D’altronde, il suo elemento dominante è il fuoco: in una o più vite passate può aver subito passivamente la vita e per questo ora dovrà fare leva sulla sua forza di volontà per affermare se stesso sviluppando il senso della responsabilità. Probabile che ci riesca, grazie al trigono tra Chirone e Saturno, ma dovrà lavorare nel profondo per liberarsi dalla sensazione di essere colpevole, e conquistare la saggezza che lo porterà a scegliere la percezione intuitiva piuttosto che l’osservazione pratica, dilemma karmico rappresentato dalla quadratura Giove-Saturno, che si ritrova anche nella contrapposizione tra razionalità e spiritualità indicata dall’opposizione Mercurio-Nettuno.

Con Urano (retrogrado!) in dodicesima casa potrebbe sentirsi attratto dall’astrologia, dalla cristalloterapia o dalla musicoterapia, ovvero da discipline e approcci che possano aiutarlo a riconnettersi con il suo Sé superiore.

Plutone retrogrado in ottava casa è chiaramente un forte indicatore karmico di perdita e di possibilità di trasformazione profonda attraverso il dolore: dal viaggio negli Inferi, di cui Plutone è Signore e Guardiano, si torna in superficie più forti e consapevoli…

Ma il principale campo di battaglia saranno per Achille le relazioni affettive, come è logico attendersi: lo stellium in quarta casa è quadrato a Saturno, e in particolare l’aspetto dinamico tra Venere (retrograda!) e il Signore degli anelli ci parla di solitudine affettiva interiore. Achille faticherà a sentirsi meritevole di amore, pur avendone un bisogno sconfinato. La sua memoria karmica, rinforzata dal trauma dell’abbandono alla nascita in questa vita, gli ha consegnato l’equazione amore = dolore, e per questo il suo comportamento all’interno delle relazioni affettive potrà sembrare contradditorio. Da un lato ha bisogno di amore e contenimento affettivo ed emotivo, dall’altra la sua prima relazione, quella con la madre (ma anche quella con il padre! Entrambi i luminari quadrano Saturno…) è stata traumatica e dolorosa. Associando l’amore all’abbandono, tenderà ad allontanare chi ama per paura di essere nuovamente abbandonato, oppure svilupperà dipendenze affettive per legare le persone a sé. Dovrà imparare ad allenare il cuore alle emozioni e a vivere l’amore senza attaccamenti né possessività. Qualcosa, in termini di consapevolezza, potrà sbloccarsi dopo i 21 anni, quando Saturno avrà fatto la sua seconda quadratura e Venere sarà tornata diretta.

Chirone retrogrado in Pesci in undicesima casa ben rappresenta il faticoso percorso del guaritore ferito, cioè di colui che, proprio perché ha conosciuto la sofferenza più grande, può comprendere quella altrui, accoglierla e sanarla. Tuttavia, il rischio qui è di cercare il senso dell’appartenenza in gruppi di vario tipo e nella frequentazione degli amici, anche con l’obiettivo di rendersi necessari agli altri per averne il controllo, quando invece il Medio Cielo in Acquario indica che l’obiettivo dell’anima incarnata è mettersi al servizio della collettività, superando gli impulsi egoici dati dallo stellium in Leone.

La comunicazione sarà per lui un canale importante  sia per esternare, almeno nella prima parte della vita, anche con rabbia e aggressività (Marte in Leone in terza casa), sia per condividere, una volta intrapreso il percorso di consapevolezza (Mercurio opposto a Chirone e a Nettuno), le sue conquiste interiori così da rendersi utile agli altri.

Il quadro si fa ancora più chiaro osservando l’asse dei Nodi Lunari, ovvero il percorso destinico dell’anima. Il Nodo Nord in Bilancia in quinta casa indica che la lezione scelta è proprio quella della condivisione. Achille dovrà scendere dal palcoscenico dove si è conquistato il diritto di esistere attraverso l’affermazione di sé, per offrire al mondo le sue conquiste e i suoi talenti e dividere il successo con gli altri.

Usando il suo potere immaginativo e creativo potrà riuscire ad accedere alla sua parte più autentica e preziosa, scoprendo così che la sua Anima ha scelto l’abbandono affinché il dolore più difficile da sopportare diventasse la spinta verso l’evoluzione spirituale.

Una lezione difficile per questa piccola creatura, ma, come sempre accade, se l’anima l’ha scelta è perché è in grado di affrontarla e impararla. Coraggio piccolo Achille… fai buon uso del libero arbitrio per vincere la tua battaglia da eroe!

Roberta Turci


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