Davanti al proprio pubblico (4100 spettatori) il Khimki Mosca vince la sua prima EuroCup battendo il Valencia 77-68 e ottenendo finalmente quel titolo tanto inseguito negli ultimi anni dalla dirigenza russa. Come l’anno scorso la finale era tra Russia e Spagna e come 12 mesi fa è la formazione russa portarsi a casa il trofeo (l’anno scorso la vittoria era andata all’Unics Kazan su Siviglia).
La partita è stata come ci si aspettava davvero combattuta, con un primo quarto finito 16-15 per i padroni di casa e che nel secondo li ha visti tentare la prima fuga, andando all’intervallo lungo sul +7 (37-30) con un Planinic quasi perfetto (15 punti con 7/8 dal campo). Le cose sono cambiate al rientro in campo, con Valencia bravissima a restare concentrata e a piazzare un contro parziale che gli permette di tornare in partita sul 52-50 a fine terzo quarto. Gli spagnoli hanno anche messo la testa avanti con un paio di triple importanti di Caner-Medley, Claver e De Colo; il quarto e quinto fallo nel giro di 10 secondi di Planinic sembrava poter potrtare problemi al Khimki, ed invece proprio in quel momento hanno preso in mano la squadra Fridzon con una tripla, Quinn con una serie di tiri liberi e Loncar (14+3 a fine gara) con un paio di lay-up e tanta energia. Un paio di scelte arbitrali dubbie hanno anche acceso un pochino gli animi ma la gara era già pressochè decisa.
Dall’altra parte buona prova di Lishchuk con 16 punti e 7 falli subiti ma soprattutto di Nik Caner-Medley che ha tenuto in gara la sua squadra a lungo con 23 punti (3/7 dal campo, 2/5 da tre e 11/11 ai liberi) 11 rimbalzi e 7 falli subiti.
Per coach Rimas Kurtinaitis questa è la seconda EuroCup dopo la vittoria ottenuta con il Lietuvos e diventa il primo allenatore della storia a riuscirci. Per il Khimki, oltre che un successo storico, si tratta di una vittoria che vale il pass diretto per la prossima edizione di Eurolega.