IL LABIRINTO FEMMINILE ovvero LO STRATEGISMO SENTIMENTALE E TOPOLINO

Creato il 16 febbraio 2011 da Ilglifo

Nel mio periodo disneyano, in cui divoravo voracemente qualsiasi volumetto con il topo e con il papero in copertina, lessi una storia che mi accese un neurone fin ad allora rimasto inerte.
Non ricordo ne gli autori (forse Asteriti ai disegni), ne il titolo e nemmeno cosa succedeva, ma solo l'inizio.
Pippo e Topolino  sono nello spazio. Non ci arrivati. Ci sono è basta. E sono poliziotti spaziali  o qualcosa del genere. Così, senza spiegazioni. Tipo le storie di Batman degli anni '70 in cui lui a un certo punto diventava un gladiatore o un primitivo. Così. Senza spiegazioni.
Mentre pattugliano lo spazio, si accorgono che fuori dall'astronave tutto è diventato bianco. Non c'è un pianeta, una stella o l'infinito buio spaziale.
Tutto bianco.
Con la massima tranquillità Topolino spiega a Pippo che probabilmente sono entrati in un universo con delle regole fisiche diverse, perciò (e qui sta il genio) le loro dimensioni sono un problema.
Cioè o sono INFINITAMENTE grandi per questo universo e non riescono a vedere nulla o sono INFINITAMENTE piccoli e non riescono a vedere nulla.
Ora, leggere questo a 12 anni ti sconvolge, perchè ti insegna che
1) La realtà è definita dalla tua percezione di essa
2) Tutto è relativo perchè il risultato della percezione di due elementi posti agli estremi della stessa scala è uguale. Che sia INFINITAMENTE piccolo o INFINITAMENTE grande quello che c'è fuori dall'oblo dell'astronave, comunque tu vedi solo bianco.
Secondo me quella storia di Topolino se l'è letta anche chi ha studiato la campagna pubblicitaria di questo libro
di Alfonso Luigi Marra: Il Labirinto femminile
Premetto che non ho letto il libro. Ma non è del libro che vorrei parlarvi, ma delle campagna pubblicitaria che c'è dietro. La regia può mandare il contributo:
1° Video:
3° Video:

Allora....riprendetevi un attimo e procediamo con calma ad analizzare il tutto.
Il primo luogo, c'è del genio qui. Del genio.
Ricordate cosa abbiamo detto poco fa?
"Tutto è relativo perchè il risultato della percezione di due elementi posti agli estremi della stessa scala è uguale"
Perciò, se non sei in grado di fare lo spot più bello del mondo, fai il più brutto. Otterrai lo stesso indentico risultato, cioè tutti parleranno di te.
Ora, io inizialmente mi sono chiesto se fosse uno scherzo. Cioè l'Arcuri recita male. Ma non così male.
E Lele Mora in questo momento non mi sembra che sia la persona più ideona a dare consigli, anche solo sulla scelta di un libro.
Quindi mi sono detto: ma tu guarda questi geni. Non solo hanno fatto lo spot più brutto di tutti i tempi e tutti ne parlano ma hanno anche preso tutti in giro con questa storia. Insomma è il più grosso scherzo della comunicazione dai tempi di Orson Welles!
Insomma....Chapeau...

Sta ora a voi decidere se siamo nell'infinitamente piccolo o nell'infinitamente grande, anche perchè a me, comunque, se guarda fuori, mi sembra di vedere tutto bianco...il nulla.
Vi segnalo anche:
- Una recensione di chi il libro l'ha letto
Dove poter acquistare il libro
- Un analisi di tutto il libro (da leggere assolutamente) 
- Un'intervista (contestata) a Marra 
Il glifo strategista sentimentale.
PS:Parte del post è stato riscritta. Tira una brutta aria...

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