Briceida Cuevas,poetessa
"L'arrivo degli europei nelle Americhe si risolse in una tragedia per le popolazioni indigene. I dati sono evidenti: si stima che nel solo Messico ci sia stata, in meno di un secolo, la diminuzioni di circa 24 milioni di persone e che a livello globale il decremento sia stato di 70 milioni di esseri umani".di Roberto Rughi "La disputa sull'uguaglianza degli Indios".
Quando non c'è riconoscimento reciproco fra l'Io e l'Altro, si consumano le più grandi tragedie
umane.I vincitori di ogni guerra, in ogni epoca, hanno cercato di sottomettere se non cancellare gli sconfitti, soprattutto quando a muoverli è stata la più meschina delle condizioni umane:l'ignoranza che diventa azione criminale quando "il conquistatore" decide di "ignorare" volutamente tutto ciò che è altro da lui.
Ma la lingua di un popolo non è possibile cancellarla, nè servirà a molto ignorarla; essa ha la capacità di sopravvivere lasciando traccia di sè anche nella lingua del vincitore, perchè essa è l'anima di un popolo e come tale non può essere distrutta.
Esempio di questo miracolo è la lingua Maya sopravvissuta alla barbarie dei Conquistadores. Briceida Cuevas è una poetessa Maya di Tepakàn,Calkinì,Campeche classe '69 , membro fondatore dell'Associazione di scrittori in lingue indigene del Messico che promuove la conoscenza di questa antica cultura in America Latina,Stati Uniti ed Europa.
Briceida Cueva è degno esempio di cosa voglia dire amare le proprie radici culturali.
A chi volesse approfondire la conoscenza della poesia e letteratura in lingua Maya,Tarasca o Nàuatl suggerisco l'articolo di Emilio Coco dal titolo "Sei poeti indigeni messicani" che troverete sul mensile Poesia n.279;2013 diretto da Nicola Crocetti.
Frammento de "Il lamento del cane"
di Briceida Cuevas
Traduzione di Emilio Coco
VI
Chi offre la focaccia dura con la mano sinistra
e poi
tira fuori la destra per colpire?
Cane che non abbandoni il tuo padrone,
cane che non mordi il tuo signore,
cane che ami il tuo proprietario:
presta la tua lingua all'uomo
perchè coli la bava pure a lui,
bagni la terra,
e semini,come te,il senso dell'esistere.
Presta i tuoi occhi all'uomo
perchè guardi con la tua tristezza.
Presta la tua coda all'uomo
perchè la dimeni con la tua allegria,
quando lo chiameranno:pss,pss,pss;
perchè la nasconnda tra le gambe con la tua vergogna,
quando lo scacceranno:sciò sciò.
Prestagli il tuo naso
perchè annusi la bontà che solo esiste nelle mani del bambino.
Prestagli,
infine,le tue zane
perchè si morda la coscienza.
U Yok'ol awat peek'
di Briceida Cuevas
Editoto dalla Casa internazionale dello scrittore;1995
Stato di Quintana Roo
(testo originale in lingua Maya)
¿U wak jàats ti' U Yok'ol awat peek'
Màaxe kutich'ik chuchul waaj yèetel u xts'ìik k'ab,
u ts'o'okole,
ku jòok'esik u xno'oj k'ab utia'al u jaats'?
Peek' ma tàan a p'atik a yuumij,
peek' ma tàan a chi'ik a yuumij,
peek' a yaamaj a yuumij:
Majant a waak' ti' wìinik
yo' olal u chooj xan u k'aab u chi',
ka' u ch'ul lu 'um,
ka' u pak' je'el bix teech,u na'atil kuxtal.
Majant a wich ti' wiìnik
yo'olal u pàakat yèetel a k'om òolal.
Majant a nej ti' wìinik
yo'olal u bik' ibi' ik' tik yèetel a ki' imak òolal
kun a' alak ti' bey utia' al u t'aanala': ks ,ks,ks;
yo'olal u ta'akik ichil u yook yèetel a su' utal,
kun a' alak ti' bey utia'al u tojoch'iinta'ala':b'j,b'j,b'j,.
Majant a ni' ti' wìinik
yo'olal u u'usni'itik uts yaan chen tu k'ab chichàn paal.
Ja'alibe',
Majant a ts'a'ay ti' wìinik
ka' u chi' u tuukul.
a cura di Luigi De Rosa
(le immagini presenti nel post sono tratte da internet , le poesie dalla rivista Poesia n.279 disponibile in liberia fino ad esaurimento copie)