Il lato buono della stampa

Da Carlo Deffenu

E così il corso di Editoria è giunto alla fine. Ultima lezione: abbiamo parlato di come si stampa tecnicamente un libro. Stampa Offset o stampa digitale. Libri cuciti (Filo refe) o libri incollati (fresatura). Carta di scarsa qualità (bianca, spesso lucida...poco adatta per la narrativa e più indicata per i testi scientifici) e carta bella al tatto, calda, color avorio...quella carta che quando apri un libro ti regala subito una bella sensazione e ti spinge ad amoreggiare con le pagine. Lastre per la stampa e il procedimento che porta alla creazione del fascicolo (segnatura) che è 1/16, perché normalmente contiene 16 pagine. Le lastre sono molto delicate e bisogna conservarle e proteggerle in caso di nuove ristampe. Anche il deposito delle lastre è un costo che pesa sulla stampa, per questo, con la stampa offset, più si stampa, e più si risparmia, perché si ammortizzano i costi. Con la stampa digitale le pagine sono incollate (non si crea il fascicolo), non c'è il costo delle lastre e il problema del deposito, e inoltre, meno si stampa, più si risparmia. Quindi sono scelte editoriali completamente diverse.E' importante, quando si compra un libro, capire se l'oggetto libro vale il prezzo di copertina o se, dicendolo in parole povere, ci stanno infinocchiando. 
La seconda parte della lezione, la più entusiasmante, è stata gestita dallo scrittore Alberto Capitta (anche autore teatrale, regista e attore) che ci ha parlato del suo lavoro, dei suoi inizi e della fatica che deve fare un esordiente per farsi leggere da qualcuno. Illuminanti i suoi racconti: le attese infinite, le promesse non mantenute, gli agenti, le lettere di rifiuto, il tempo sospeso, la fragilità dell'autore - quando sei ancora ignaro della crudeltà del meccanismo e vivi tutto con un'ingenuità quasi naif - i rapporti con le librerie, la diffidenza, i sorrisi falsi e cortesi. Col tempo, poi, si capiscono le regole del gioco e si è più pronti ad affrontare i marosi improvvisi. Mi è piaciuta la leggerezza delle sue parole, la spontaneità, il tono lieve e amichevole, la lucentezza dello sguardo, l'amore per le storie e per la parola magica che può accendere un'intera pagina, la passione per la documentazione e l'amore folle per la natura, sempre presente nei suoi libri. Ho capito ancora più di prima che si scrive per necessità...la pubblicazione è un premio, un traguardo importante...è a quel punto, inizia il casino, la vera sfida. E' stato utile ascoltare le tribolazioni dei suoi inizi. In giro per le librerie a portare il primo romanzo, edito da una piccolissima casa editrice, aiutato dalla moglie, attendere lo squillo del telefono per sentirsi dire: ci porta altre 10 copie? Presentazioni, incontri, viaggi impossibili...un'avventura folle e carbonara, capace di entusiasmare e farti disperare. Alberto cerca di comunicare con semplicità la passione per la scrittura e lo fa anche con i suoi laboratori di scrittura creativa. Se avrò tempo e modo, mi sono ripromesso di seguire il prossimo corso...in fondo non si finisce mai di imparare. 
Alberto Capitta
La serata è finita con una pizzata con tutti gli amici del corso e le nostre super insegnanti...Luana e Silvia.Una perfetta conclusione dopo tre lunghi mesi di corso...inseguendo parole, sogni e storie...che sono finiti più velocemente di quanto pensassi.