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Il lato oscuro di Soči-2014: lavoratori schiavizzati e abitanti cacciati per costruire impianti olimpici

Creato il 22 aprile 2012 da Matteo

A Sočigli analisti di "Human Rights Watch" hanno registratoviolazioni dei diritti umani nel corso della preparazione alleOlimpiadi
21 aprile2012,09.37
I rappresentanti di "Human Rights Watch"hanno segnalato violazioni dei diritti umani dei lavoratori immigratiche vengono commesse a Sočinella preparazione alle Olimpiadi. Sono state segnalate ancheviolazioni legate al sistema di espropri e di trasferimenti dipersone per la costruzione di impianti e infrastrutture olimpici,casi di violazioni della libertà di parola e pressioni sugiornalisti e attivisti civici.
La situazione dei diritti umani a Sočilegata alla preparazione ai GiochiOlimpici nel corso della settimana è stataanalizzata dalla prima analista per l'Europa e l'Asia Centraledell'organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani"Human Rights Watch" Jane Buchanan insieme alla collega diMosca Julija Gorbunova.
Jane Buchanan ha raccontato al corrispondentedi "Kavkazskij uzel"che questa sua visita a Sočinon è la prima – visita la città già da tre anni, continuando astudiare la situazione dei diritti dei lavoratori immigrati e dellepersone trasferite, della limitazione della libertà di parola edella pressione sugli attivisti civici.
"Il nostro lavoro è costituito da intervistealle vittime e sulla base di queste interviste scriviamo rapporti incui enunciamo la situazione e segnaliamo le violazioni. Sulla base diquesto governi, corporazioni e altri devono reagire" – dicel'analista Jane Buchanan.
Con gli attivisti per i diritti umani si sonoincontrati i lavoratori immigrati che lavorano alla costruzione diimpianti olimpici. "Otto persone sono arrivate dal Tagikistan edall'Uzbekistan. Qui si sono trovati un lavoro e si sono scontraticon situazioni molto complesse", – ha raccontato JaneBuchanan.
Uno di loro ha raccontato che per tre mesi a lui ealla sua brigata non hanno pagato lo stipendio, anche se fornivanoalloggio e cibo. Hanno dato solo 100-200 rubli [1]per le sigarette e per telefonare. Di conseguenza ha lasciato questolavoro senza ricevere alcuno stipendio.
"Questi ha raccontato anche che il datore dilavoro gli prese il passaporto per due mesi perché non potesseandarsene da nessuna parte [2]– questo è considerato lavoro forzato (schiavitù). Questa personasi trova in una situazione senza uscita e questa è una violazionemolto seria", – ha dichiarato Buchanan.
Buchananritiene che la legislazione in Russia sia abbastanza sviluppata e chesiano previsti diritti corrispondenti alle richieste internazionali,perciò il governo è obbligato a superare queste violazioni, cioèfare di tutto perché non si verifichino. Buchanan indirizza anchel'attenzione degli stessi lavoratori immigrati sull'indispensabilitàdi lottare per i propri diritti.
"Vogliamo molto che gli stessi lavoratori,quando si scontrano con dei problemi, si rivolgano per avere aiutoalle organizzazioni sociali, alla procura o all'ispettorato dellavoro perché ci sia attenzione e queste violazioni siano indagatepiù spesso. E' molto importante il ruolo della società civileperché in presenza di tali violazioni gli attivisti agiscano e sirivolgano anche da qualche parte per avere informazioni suviolazioni", – ha dichiarato Buchanan.
Oltreall'inosservanza dei diritti dei lavoratori immigrati gli analisti di"Human Rights Watch" hanno registrato violazioni legate alsistema di espropri e di
trasferimentidi persone per la costruzionedi impianti olimpici e infrastrutture, casi diviolazionedella libertà di parola, pressionisu giornalisti e attivisti civici.
"Le persone trasferite avrebbero dovuto ricevereun normale risarcimento o un'abitazione corrispondente, ma non intutti i casi è stata ricevuto un risarcimento che corrisponde alprezzo reale dell'immobile oppure le persone sono state trasferite inabitazioni in condizioni sfavorevoli. 
Giornalisti e direttori dimezzi di comunicazione di massa hanno ricevuto minacce, il cui scopoera cancellare gli articoli o cambiarli in modo tale che non fosserodi acuta critica. Si verificano casi in cui un giornalista vuolecapire la situazione da vari punti di vista, ma le alte personalitànon rispondono alle domande e non esprimono una posizione, perciòper giornalista è difficile scrivere o parlare di questo tema comerichiede il giornalismo", – ha chiarito Jane Buchanan.
Durante questo viaggio le attiviste per i dirittiumani non si sono incontrate con i rappresentanti degli organi dipotere o delle compagnie che portano avanti la costruzione degliimpianti olimpici, ma hanno raccolto materiali per elaborare epresentargli in seguito raccomandazioni per migliorare la situazionenella Sočiolimpica.
Ricordiamo che in precedenza nel corso delmonitoraggio di Human Rights Watch a Sočilegato alla preparazione alle Olimpiadi invernali del2014 furono evidenziati due problemi, la cui soluzione operativapotrebbe essere, secondo gli attivisti per i diritti umani, escludereserie violazioni: lamancanza di trasparenza negli espropri di immobili per costruireimpianti olimpici e lecondizioni in cui lavorano i costruttori.
"Human Rights Watch" ha dichiaratoche i partecipanti al Congresso Olimpico devono elaborareun meccanismo continuo di valutazione della situazione dei dirittiumani nel paese ospite prima, durante e dopolo svolgimento dei Giochi Olimpici.
Come ha già comunicato "Kavkazskijuzel", contro il programma dipreparazione di Sočialle Olimpiadi fin dall'iniziointervieneuna serie di organizzazioni ecologiste, sociali e politiche,facendo dichiarazioni su una catastrofeecologica e sulle inevitabililiti tra il potere e la popolazione della città.
Nota della redazione:vedi anche le notizie "Gliabitanti di Sočidichiarano di rifiutare la formalizzazione da parte delle autoritàdegli appezzamenti di terreno che gli appartengono", "ASočidopo una serie di picchettiè stato deciso di congelare la costruzione di un parcheggio sulterritorio di un centro scolastico", "ASočiper macchinazioni con appezzamenti di terreno è stato condannato ungruppo di13 persone".
Autore:SemënSimonov; fonte:corrispondentedel"Kavkazskij uzel"
"Kavkazskijuzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/205324/(traduzione e note di Matteo Mazzoni)
Note[1]Circa 2,5-5 euro.
[2]In tutta la ex Unione Sovietica il passaporto è l'unico documento diidentità.

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