Il lavoro è dignità non è carità: quei "lordi" 8euro non li vogliamo!

Creato il 19 gennaio 2016 da Freeskipper
Blocco del turn over, blocco delle pensioni, blocco delle retribuzioni, blocco delle carriere, blocco delle riqualificazioni, blocco delle forniture, blocco dell’efficacia e dell’efficienza. E’ tutto bloccato nella Pubblica Amministrazione: lo Stato è fermo. Del resto se non si mette benzina nel motore la già sgangherata macchina della burocrazia italiana non solo fa fatica a ripartire, ma addirittura sta scivolando indietro, ai tempi delle mezze-maniche e delle scartoffie di Fantozzi, altro che digitalizzazione, altro che la "ripresa" sbandierata dal premier senza voto! Ma quando si parla di aumenti di stipendio ecco che dal cilindro tirano fuori l’assenteista di turno, chi timbra il cartellino per andarsene al mare o a bottega. Ma i dirigenti per quale motivo vengono super stipendiati se non sanno neppure chi c’è o non c’è nel loro ufficio? Forse perché “loro” non timbrano il cartellino e la fanno più sporca dei loro dipendenti!?
Comunque, dal rapporto della Ragioneria generale dello Stato risulta un dato incontrovertibile: le retribuzioni medie annue pro capite dei dipendenti pubblici sono scese dello 0,5% nel 2014 rispetto al 2013 e l’età media dei travet ha raggiunto, sempre nel 2014, una media prossima ai 50 anni. Ma questa è solo la temperatura rilevata. Quella percepita è molto più rovente: a 50 anni di età e con 30 anni di contributi percepire uno stipendio di appena 1.200 euro al mese rende la vita assai dura e poco speranzosa! La media delle retribuzioni rimane inferiore ai 30mila euro lordi annui e il personale vecchio e demotivato ristagna negli uffici e sogna la pensione come un traguardo che, anche se ogni giorno che passa è più lontano ed incerto, resta comunque liberatorio. Negli Uffici pubblici - in certi uffici pubblici non stiamo parlando di Quirinale, Camera, Senato, ecc, ecc, - si lavora male e si guadagna troppo poco. E questa è una situazione che riguarda esclusivamente l’Italia. In Germania, ad esempio, un impiegato percepisce più del doppio con la possibilità di andare in pensione dopo 27 anni di contributi. Il governo dei nominati per porre rimedio a questa penosa situazione ha lasciato la legge Fornero così com'era e ha stanziato in finanziaria un aumento “lordo” di ben... 8 euro a lavoratore. Una questua! Agli Statali neppure la mancetta degli 80 euro! Per combattere questa situazione di stallo generale non rimane altro che il ricorso alla giustizia attraverso cui chiedere lo sblocco immediato dei contratti e il pagamento degli arretrati non corrisposti.