Da mesi non riuscivo a togliermi dalla testa questo titolo.
Così come spesso succede alla fine ho ceduto: mi sono inventato qualcosa che lo giustificasse.
Ed è venuto fuori un piccolo ebook.
Gratuito.
Una di quelle cose tra filosofia del lavoro e del cambiamento.
L’assunto di base è che il lavoro, dunque, è finito.
Paga di più, guadagna di meno.
La benzina costa un occhio della testa.
Non esistono più le mezze stagioni.
Cose così.
Ogni tanto sbircio la tv e vedo qualcuno parlare di lavoro.
E mi vien da pensare: ma quello che stanno dicendo, le parole che stanno usando, i problemi a cui si stanno riferendo; quello per me non è lavoro.
E ci rimango colpito, insomma.
Chi sbaglia, io o loro?
Forse nessuno.
Forse stiamo solo nominando due cose diverse con la stessa parola.
Spero se ne inventino una presto, perché io, nel frattempo, sono costretto a nominare lavoro una cosa che, forse, non è.
Per questo il lavoro è finito.
Insomma, mi spiegherò meglio di così.
Tra un mesetto, più o meno, in download gratuito.
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