Il leader di Comunione e Liberazione Cesana: “Non è strano seguire concezioni durate millenni”. La terra ritorna piatta.

Creato il 06 luglio 2013 da Cagliostro @Cagliostro1743

Lo dice chiaramente il direttore di Tempi Luigi Amicone in un’intervista a Giancarlo Cesana, storico leader di Comunione e Liberazione, pubblicata sul sito della rivista. Nonostante i nostri Padri Costituenti (in maggioranza cattolici) ci abbiano lasciato quel bellissimo articolo tre della Costituzione secondo cui «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali» prevedendo inoltre che è «compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese», Luigi Amicone ha le idee molto chiare: «C’è un’evidente irrazionalità nella pretesa di mettere sullo stesso piano ineguaglianze di carattere sociale, economico, razziale o religioso».

Ci pensa Giancarlo Cesana a farci sapere quale fosse il pensiero di don Luigi Giussani sull’omosessualità: «In effetti una volta don Giussani mi disse che nell’omosessualità non c’è niente di originale perché vuole copiare il rapporto fra l’uomo e la donna, aggiungo io, fino al matrimonio. In fondo adesso si adattano anche loro alla legge naturale». Eh sì, devono proprio essere banali questi omosessuali. Li immaginiamo incontrarsi, bere qualcosa assieme, magari scambiarsi qualche sms romantico per poi alla fine andare a vivere assieme ed essere alle prese con bollette, mutui, spese al supermercato e magari un cinema o una pizza il sabato sera. Ce li immaginiamo anche tanto scialbi davanti la televisione a vedere il festival di Sanremo. Aveva proprio ragione don Giussani: questi omosessuali non sono per niente originali e vogliono copiare il rapporto tra uomo e donna. Forse la spiegazione è che gli omosessuali sono uomini e donne come qualsiasi altro?

Riprendendo le parole del filosofo e politologo Harvey Mansfield secondo cui, come riporta Amicone, «il dato più negativo e, purtroppo irreversibile, del potere democratico è questa sua ideologia che si fa legge e dichiara che le persone non sono soltanto uguali, sono la stessa cosa», Cesana spiega: «Non è la democrazia, è la pretesa di dettar legge a maggioranza. Mentre la verità non segue la maggioranza». Eh sì, purtroppo questo è il “brutto” della democrazia (anche la più imperfetta): la maggioranza decide chi sono i partiti da essere presenti in parlamento, la maggioranza decide chi deve andare al governo, la maggioranza decide di abrogare le leggi tramite i referendum. C’è da rassegnarsi: sono passati i tempi in cui minoranze (spesso di papi, nobili e monarchi) decidevano quale fosse la “verità”. Ormai il popolo ha la pretesa di decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato: ha preso in mano il proprio destino. Su una frase di Cesana c’è da concordare: «il mondo è sempre stato cambiato dalle minoranze che seguono la verità». In effetti erano una minoranza i partigiani che si ribellarono alla dittatura del fascismo, erano una minoranza gli attivisti che si sono battute per le leggi sul divorzio e sull’aborto e sono una minoranza quegli attivisti che ora chiedono maggiori diritti anche – ma non solo – per gli omosessuali. Il loro obiettivo? Cambiare il mondo come afferma Cesana. Comunque nonostante questa critica alla maggioranza c’è da rilevare che nell’attuale governo Letta (e quindi nella maggioranza) siedono due esponenti di Comunione e Liberazione: Mario Mauro alla Difesa e Maurizio Lupo alle Infrastrutture. Insomma le minoranze cambieranno il mondo ma le maggioranze governano: a volte anche con esponenti di Comunione e Liberazione.

Una domanda di Amicone è molto interessante: «La Chiesa cattolica rischierà ora di essere messa fuori legge, visto che è fuori da ogni standard etico, dai cosiddetti diritti riproduttivi alle quote rosa, dalla “morte con dignità” ai diritti gay?». Non risulta che nei Paesi in cui sono tutelati i diritti per gli omosessuali o dove è previsto l’aborto la Chiesa sia fuori legge ma la risposta di Cesana è lucidissima: «Potrebbe. Già Buttiglione venne messo fuori legge dall’Europa in quanto cattolico. E le leggi contro la cosiddetta omofobia non fanno presagire nulla di buono per chi la pensi diversamente. Così gli omosessuali stanno passando da vittime a persecutori». Non sapevamo che Buttiglione fosse addirittura un “fuori legge” e viene il dubbio su quale fosse la taglia posta sul politico cattolico mentre addirittura gli omosessuali da vittime (allora Cesana riconosce sono vittime?) diventerebbero “persecutori”: già si vedono squadracce di omosessuali che fanno bere olio di ricino agli eterosessuali.

Non può mancare anche una difesa alla Russia di Putin che, come scrive Amicone, vieta il «proselitismo e anche solo la propaganda dell’omosessualità davanti a minori». Cesana ha le idee molto chiare: «Putin sostiene una concezione che è durata più o meno 2 mila anni. Non è una cosa proprio così strana».  In effetti il discorso è semplice: facciamo come abbiamo sempre fatto. Perché dare pari diritti alle donne all’interno della famiglia, della società e del lavoro? Perché pensare che le donne non debbano essere sottomesse al marito o ai loro padri? Perché pensare che i figli non debbano ricevere punizioni corporali dai padri? Perché pensare che la terra non sia piatta o che non sia al centro dell’universo? Perché pensare che i cittadini possano organizzarsi in partiti per decidere la politica del proprio Paese? Basta seguire le concezioni durate millenni senza pensarci troppo. Tanto di cappello per un ragionamento tanto fine.

Per ultimo Cesana scomoda un gigante della musica rock: «Freddy Mercury, Love Kills, l’amore uccide. Infatti eros e morte hanno sempre camminato insieme». Forse sarebbe stato pià opportuno che il leader di Comunione e Liberazione scegliesse un altro cantante visto che Freddie (e non Freddy come riportato) Mercury si definiva “gay come una giunchiglia”. Comunque l’amore uccide: meglio e più facile odiare.


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