“Se la legge è uguale per tutti, riporterò Maradona a Napoli per il 10 maggio, giorno dell’anniversario dello scudetto del club partenopeo. Diego non è mai stato un evasore fiscale, ma solo vittima di un’ ingiustizia e di una persecuzione paradossale che almeno un giudice dovrebbe avere il coraggio di fermare se esistono anche le regole del diritto”.”Benvenga – dice Pisani – anche la richiesta di grazia al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da parte dei tifosi del comitato “Salviamo Maradona”, considerata la situazione paradossale ed illegittima di cui il Pibe de Oro è ancora vittima a distanza di ben 25 anni in quanto nessun giudice o dirigente del fisco ha il coraggio, almeno, di rilevare l’ inconfutabile prescrizione decennale della pretesa che si è maturata dal 1986 al 1996 senza possibilità di esser sanata”.”Pubblicheremo su social network e mass media tutti i documenti del processo – annuncia il legale – in modo che il mondo intero venga a conoscenza che la giustizia ed il fisco italiano fingono di non ricordare che la prescrizione decennale, al di la dell’ingiustizia in sè, vale anche per Maradona perseguitato da oltre 25 anni quando ogni presunto addebito a suo carico è oramai estinto per legge dal 1996″.
Il prossimo 5 aprile, Maradona potrà spiegare a nuovi giudici e finalmente nel merito, l’illegittimità e la prescrizione della scandalosa pretesa di Equitalia, che addirittura pretende oltre ad un debito ingiusto anche oltre trenta milioni di euro d’interessi e spese scandalosi.
Pisani, esperto in controversie Equitalia, ritiene incredibile ed inspiegabile la provvisoria decisione della Commissione Tributaria provinciale di Napoli che impedisce ancora a Maradona di poter tornare liberamente a Napoli fino all’esito del processo, e si appella alle massime istituzioni per ottenere giustizia e trasparenza.