Il Liber ritualis o Liber Linteus (Zagrabiensis) è’ in assoluto il testo etrusco realizzato in lino più lungo al mondo. Esso è composto da 230 righe e di circa 1350 parole non del tutto traducibili a causa dell’usura del tempo. E’ suddiviso in dodici riquadri rettangolari, utilizzato per bendare la mummia di una donna del periodo Tolemaico e ritrovato in Egitto a metà del XIX secolo.
Il Liber Linteus fu rinvenuto nel 1848 o 1849, in un luogo sconosciuto in Egitto, da Mihail de Barić, funzionario dell’Impero austro-ungarico a Vienna. Nella capitale dell’Impero le bende, contenti il testo, furono separate dalla mummia. Nel 1859 il fratello di Mihail ereditò la mummia e le bende e nel 1861 le donò al Museo Nazionale di Zagabria.
Il testo venne identificato prima come ‘cretese primitivo’, poi come ‘runico’, e solo nel 1891, finalmente l’egittologo J. Krall identificò il testo come etrusco.
Ma com’è possibile un libro etrusco in Egitto? Si suppone che questo testo sia appartenuto ad un aruspice e che, tramite commercianti sia giunto tra le mani degli egiziani, i quali lo tagliarono a strisce per fasciare la mummia.