Il libero professionista e la libertà indomabile

Creato il 26 settembre 2014 da Certifiedmentalcoachitalia

Il libero professionista esercita il proprio lavoro in modo totalmente autonomo. È necessario perciò che abbia una buona capacità di gestione dei propri impegni e progetti.

Come fare dunque per avere una migliore resa nel proprio lavoro?

Il libero professionista esercita il proprio lavoro in modo totalmente autonomo. È necessario perciò che abbia una buona capacità di gestione dei propri impegni e progetti.

Come fare dunque per avere una migliore resa nel proprio lavoro?

La risposta è semplice: affidarsi ad un mental coach!

Chi è il mental coach? 

Il mental coach è colui che supporta il coachee ( la persona aiutata) indirizzandolo verso una migliore gestione lavorativa, grazie ad un piano d’azione costruito ad hoc che prevede la focalizzazione degli obiettivi e la realizzazione degli stessi in maniera efficace.

Il mental coach sostiene il cliente  sia in senso pratico andando a intervenire sulla parte organizzativa, che in senso emotivo, spronandolo e supportandolo a dare il meglio di sé e convincendolo che è possibile raggiungere i propri obiettivi.

Aspetti positivi e negativi del lavoro autonomo

Il lavoro autonomo  prevede una totale libertà di gestione dell’attività, il che comporta dei vantaggi, come ad esempio il fatto di non essere costretti ad un determinato orario lavorativo, nessun capo che vi incarica di fare lavori che non vi va di fare ecc …

Naturalmente il lavoro autonomo ha anche i suoi lati negativi.

Prima di tutto non è facile iniziare la carriera di libero professionista, perché è necessario crearsi un portafoglio clienti e per farlo bisogna armarsi di molta pazienza e audacia per contattare potenziali clienti e offrire loro i propri servizi. Questo può essere un lavoro estenuante a lungo andare. Inoltre, una volta affermata la propria posizione, non è detto che tutti i clienti acquisiti siano buoni clienti paganti. Molte volte infatti è necessario fare i salti mortali per ricevere il compenso per il lavoro svolto. Per questa ragione e per molte altre, il libero professionista potrebbe aver bisogno di un po’ di disciplina, un piano per focalizzare meglio gli obiettivi, in questo lavoro senza regole.

 

Perché è utile avere un mental coach?

 

Il libero professionista che si ritrova nella figura descritta può trarre un beneficio concreto dal mental coach. L’aiuto fornitogli può essere sia di tipo organizzativo del lavoro, che di tipo personale, che andrà a lavorare sulle difficoltà intrinseche della persona quali, insicurezza, poca motivazione, stati d’ansia … e attraverso tecniche specifiche, il cliente riuscirà a superare tutti quegli ostacoli che lo distoglievano dal suo obiettivo.


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