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il libro del cuore della settimana: Carlo Flamigni, Senso comune, Sellerio

Creato il 06 aprile 2011 da Atlantidelibri

“si chiese che senso ci fosse a svegliare uno che dorme per fargli un’iniezione per farlo dormire. Gli ospedali.” Il nuovo “giallo romagnolo” di Carlo Flamigni, Senso Comune, fa decisamente “spataccare”. Per chi frequenta e conosce la zona che da Cesena arriva ai confini della regione, nella parte collinare fino all’Alto Appennino, questo nuovo godibilissimo giallo di Carlo Flamigni risulterà imperdibile, per poter calarsi completamente nelle atmosfere di quei luoghi. Un appassionato ed ironico memento\amarcord di questi luoghi, molto divertente anche per chi abita lontano da quelle contrade: personaggi pieni di umanità, ironia e un occhio smaliziato alla realtà che ci circonda: elementi ben rappresentati da Carlo Flamigni!

Carlo Flamigni,
Senso comune, Sellerio

Dilemmi di bioetica e labirinti clinico legali per la squadra surreale di Primo Casedei alle prese, in questa nuova avventura, con i misteri di un uomo potentissimo, detto il Presidente. È l’Italia di oggi che va in scena, mentre l’involontario investigatore assiste allo svelarsi di cause e moventi, fino al nucleo occulto di un potere immenso che sgomenta eppure s’è già incistato nel senso comune della vita pubblica.

La squadra surreale di Primo (inteso: «Terzo») Casadei, si trova nel folto di una di quelle selve di ostacoli che il cosiddetto «sistema Italia» diventa spesso e volentieri per i suoi figli. Il coriaceo Proverbio, sempre più ateo nonostante l’età, è ricoverato in un reparto di cure intensive; con lui sono quattro vecchietti in stato vegetativo, i quali muoiono in successione da un giorno all’altro, generando diffuso sospetto. Intanto Pavolone, il gigante buono, e Maite, sua inarrestabile compagna, hanno deciso di fare un figlio ma possono concepirlo solamente mediante fecondazione assistita e questo li immette nella follia di decreti e di divieti. Così, questa nuova avventura con il delitto degli involontari investigatori del tranquillo paese di Romagna, inizia come un racconto-verità, però satirico e grottesco, dentro i dilemmi della bioetica, quelli che il nostro paese riesce a ritorcere in modo da smarrire per sempre il buon senso comune. Ma presto, mentre Primo tenta di salvare tutti dai vertiginosi labirinti clinico legali e riflette a voce alta su deduzioni e controdeduzioni, la storia scivola lentamente nel giallo. È arrivato in paese il cugino Giuseppe, giornalista d’inchiesta intransigente. Segue la fidanzata Dorotea, aspirante showgirl a un concorso di bellezza; ma soprattutto è lì per indagare sui misteri della villa, nei paraggi, di un uomo potentissimo, detto il Presidente. E tra i risvolti equivoci dell’ambiente dello show business e i misteri della villa del Presidente avviene il delitto. Primo Casadei, cui Giuseppe aveva chiesto aiuto per avviare l’inchiesta e che allo scopo s’è trovato in contatto con personaggi oscuri, assiste allo svelarsi di cause e moventi, fino al nucleo occulto di un potere immenso che sgomenta eppure s’è già incistato nel senso comune della vita pubblica. È l’Italia di oggi che va in scena, da una delle sue mille province profonde, in questo caso una costa romagnola che il turismo non riesce a mutilare dei suoi caratteri originari. La tenaglia dell’ipocrisia burocratizzata sulle libertà degli umili, la smaccata impunità di chi possiede il potere assoluto. Usando la chiave del giallo per dar forma narrativa alla baruffa ignorante e confusionale in cui oggi consiste il dibattito sui problemi etici, con la sua premeditata conclusione: la resa morale di tutti, perfino del protagonista del romanzo.

Carlo Flamigni vive e lavora a Forlì. Professore di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università di Bologna, è stato Presidente della S.I.F.E.S. ed è membro del Comitato Nazionale per la bioetica. Presidente onorario dell’A.I.E.D., si occupa principalmente di Fisiopatologia della riproduzione e di Endocrinologia ginecologica. Con questa casa editrice ha pubblicato Un tranquillo paese di Romagna (2008) e Circostanze casuali



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