Il libro del giorno: Lucinda Holdforth, LE BUONE VECCHIE MANIERE. La nostalgia per un comportamento civile in un mondo cafone (Orme editori)

Da Stefanodonno

Una lettura divertente, educativa, e perché no, un regalo perfetto per ogni maleducato che vi rende impossibile la vita. Le buone maniere, come ci ricorda il filosofo americano Ralph Waldo Emerson, sono il pilastro della civiltà in cui viviamo, il frutto di molti piccoli sacrifici. Ed è forse proprio questo il nostro problema: al giorno d’oggi l’idea di sacrificio è assolutamente fuori moda, mentre la maleducazione e la prevaricazione sono diventate una vera e propria norma (tramandata da genitore in figlio) per farsi largo nel lavoro, nel traffico, al supermercato. E se tutti, in pubblico, non facciamo altro che celebrare l’importanza della buona educazione, in privato ognuno continua a fare quello che vuole, senza limiti e regole di comportamento, contribuendo inevitabilmente al completo imbarbarimento della nostra civiltà. In questo libro Lucinda Holdforth ci invita a una seria riflessione, ricordandoci che un comportamento civile, oggi come in passato, è essenziale alla nostra libertà, intellettuale e fisica, e che la nostra incapacità di autoregolarci ci riempie la vita di leggi e ordinamenti con cui lo Stato decide cosa si può fare e cosa no, perché noi, cittadini, siamo incapaci di deciderlo da soli. Spiritoso, intelligente, ricco di riferimenti letterari e filosofici (da Aristotele e Pericle a Tocqueville e Proust, fino al contemporaneo Borat), Le buone vecchie maniere descrive l’importanza della buona educazione dall’antichità ad oggi.

Lucinda Holdforth è una giornalista. Ha lavorato come consulente per il canale televisivo ABC (Australian Broadcasting Corporation) e per il Dipartimento Affari Esteri del Governo australiano. Collabora con lo staff dell’ambasciatore australiano negli Stati Uniti, Kim Beazley. Vive a Sydney.

«Lucinda Holdforth è il Marco Aurelio della buona educazione». ELLE

«Lucinda Holdforth affronta una prova durissima: difendere la buona educazione in una società sempre più cafona. E lo fa con grande eleganza intellettuale, recuperando gli insegnamenti di Rousseau e Rosa Parks, l’esperienza del Bloomsbury Group, le parole della Bibbia, i manuali del XIX secolo e il capolavoro di Castiglione. Ci fa divertire, ripensare a quanto accade nella nostra vita quotidiana, e soprattutto smantella il luogo comune che vorrebbe temi come questo legati alla cultura conservatrice e reazionaria».

Stephen L. Carter, THE DAILY BEAST

«In una civiltà che mostra poca pazienza ma abbonda in egoismo, Lucinda Holdforth, con molta cortesia, va dritta al punto della questione: abbiamo bisogno di comportamenti civili se la civilizzazione significa vivere tutti insieme». KIRKUS REVIEWS

Lucinda Holdforth, LE BUONE VECCHIE MANIERE. La nostalgia per un comportamento civile in un mondo cafone traduzione dall’inglese di Elisabetta Stefanini. COLLANA IL NASO

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