Il qui e ora regge l’intera produzione per versi di questo poeta che registra toni di significati e significanti in bilico tra profondissima quiete e slanci vertiginosi. Se si tratti di un flusso di coscienza è veramente arduo in questo caso stabilirlo, tant’è che le visioni di Bianchi sono sempre di/equilibranti il dire e il respiro. « In qualche modo egli slega i sentimenti dalla sillabazione delle parole che compongono i versi, quasi in una rinnovata ascendenza futurista. Dall’abisso insondabile egli trascende nel minuto, nel particolare evocativo e spezzato di un singhiozzo represso. In lui si accorpano fulminee visioni alla Montale con il lento scorrere degli ingenui versi pascoliani; che poi tanto ingenui non erano, dato che, perlopiù, erano il grido del suo cuore esacerbato dall’orfanità. Come non sono ingenui i versi di Stefano Bianchi: ci si sente dentro il ribollire del ‘mal de vivre’.» (dalla Prefazione di Rita M. Astolfi e Guido Lucchini)
«La poetica di Stefano Bianchi è giocata sull’asse di equilibrio fra epigramma e ballata, assurdo e ironia, sorpresa fanciullesca e consapevolezza adulta del rischio esistenziale che tutto sia apparenza, finanche le nostre scelte “sbagliate” (v. la poesia che apre il libro), quasi a precludere la possibilità di correzioni di rotta (benché desiderate). Ci piace pensare che il messaggio “sputato a mare” dal Nostro non sia però un gesto inane: lo sputo aggregato alla terra può avere un potere salvifico…» (dalla Postfazione di Alessandro Ramberti)
Stefano Bianchi nasce nel 1972 a Rimini. È diplomato al Liceo classico e Laureato in Economia e commercio. Ha pubblicato le raccolte di poesie La bottiglia (Edizioni Pendragon, Bologna, 2005) e Le mie scarpe son sporche di sabbia anche d’inverno (Fara Editore, 2007), che ha presentato assieme a testi inediti in vari contesti pubblici, compresa una breve apparizione televisiva. Alcune sue poesie sono presenti in rete (ad esempio, nel blog farapoesia), nelle antologie tematiche: Il desiderio, Sogno, Il Ricordo, Nella notte di Natale. Racconti e poesie sotto l’albero (presentata alla fiera Più libri più liberi 2007) edite da Perrone Editore, Roma, tra il 2007 e il 2009, e nella raccolta Poeti romagnoli d’oggi e Federico Fellini, Società Editrice «Il Ponte Vecchio», Cesena, 2009. Attualmente collabora con il «Corriere Romagna».
Ognuno si torna- Ognuno si torna un po’ dove si è stati// da bambini//. Le donne indiane fanno il bagno col vestito// lungo// i vecchi pescano seduti a un molo finto// il sole li attraversa per toccare ancora giù// e riabbracciare la mattina come è stato ieri sera//. Tu sei sempre per la via che par andar lontano// lei pian piano t’avvicina e t’avvicina a casa tua//.
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