Cosa può avere in comune una campagna di crowdfunding per i bambini in Tanzania, con il principale scrittore per l’infanzia?
Sicuramente una storia.
Roberto Piumini, insegnante, scrittore, attore, sceneggiatore (è stato anche autore della trasmissione della RAI, L’Albero Azzurro) ha ideato e scritto il libro per bambini “L’acqua di Bumba”. Pubblicato da Interlinea, nella collana “Le rane”, così detta in quanto stampata su carta ricavata dalle alghe, è stato illustrato da Monica Rabà.
“L’acqua di Bumba” si inserisce in un progetto benefico in collaborazione con l’Unicef per portare “Acqua e igiene nelle scuole” della Tanzania che si colloca al 27° posto nella graduatoria globale della mortalità infantile, dovuta per lo più alla scarsità di acqua e delle condizioni igieniche.
Il libro, che è stato presentato al Salone del Libro di Torino il 17 maggio scorso, ben si inserisce nell’anno dell’Expo, in quanto l’elemento naturale su cui si basa la storia, l’acqua, rientra nella tematica dell’esposizione universale che si tiene a Milano. Infatti lo slogan è “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”.
Nella storia colorata ed in rime, Bumba è un piccolo africano che per la prima volta porta l’acqua dalla sorgente fino al villaggio, tenendo la giara piena in testa. Il piccolo cerca di fare attenzione a non rovesciare l’acqua ben sapendo quanto sia preziosa, e si incammina molto cautamente. Ma durante il percorso incontra un vecchietto con un cane bianco che gli chiede un po’ della sua acqua. Cosa succederà? Che farà Bumba? La storia, dal finale a sorpresa, vuole trasmettere proprio il valore dell’acqua e della generosità che ritorna sempre sotto altre forme e doni.
E alla base della campagna di crowdfunding, la raccolta di finanziamenti dal basso, attraverso micro finanziamenti collettivi per sostenere organizzazioni o buone cause, c’è proprio la storia del piccolo Bumba. La casa editrice Interlinea, attraverso il libro di Piumini lancia questa campagna, per finanziare attraverso esso il progetto dell’Unicef. Interlinea e Piumini, inoltre mettono a disposizione le copie de “L’acqua di Bumba” e una serie di iniziative corredate, quali laboratori, incontri e uno spettacolo tratto dal libro, per raccogliere ulteriori fondi da far confluire sempre nel progetto dell’Unicef. Così potranno essere installati un pozzo e due cisterne da 20 metri cubi, 12 gabinetti separati e due lavabi per ben 60 scuole, incluse l’educazione all’igiene e la formazione per gli insegnanti.
Lascia che i bambini italiani possano leggere una bella storia educativa ed i bambini della Tanzania possano vivere e costruire la loro storia.
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