Il libro di Tobia

Da Dhiirananta

Andrea del Verrocchio. Tobia e l'Angelo, 1470

Trovo molto bello e poetico il libro di Tobia, incluso nella bibbia cristiana ma non in quella ebraica (perchè il testo conosciuto è scritto in greco, ma esistono prove di un testo anteriore in aramaico).
In esso si celebra l'apoteosi dell'angelo custode, protettore, consigliere e testimone di Dio.
Ci sono tutti i temi che faranno poi parte del messaggio evangelico. Inoltre si conosce il nome dell'angelo, Raffaele, e fatto importante, leggiamo dal testo che è "uno dei sette che è sempre al cospetto di Dio".
La storia di Tobia, che comprende l'intero libro biblico, è, a considerarlo ai giorni nostri, come se fosse un racconto breve, ovvero un romanzo storico, ambientato circa nel 700 a.C. , all'epoca della deportazione degli ebrei da parte degli Assiri (la prima delle due, l'altra che avvenne intorno al 500 a..C sarà quella dei Babilonesi di Nabucodonosor).
Vi invito a leggerla per intero in quanto il testo si legge molto scorrevolmente, di seguito vi narro la trama. 

Tobi, un anziano ebreo della Galilea deportato a Ninive, città dell'Assiria, ha perso la vista nonostante fosse un uomo pio e misericordioso, così sentendosi vicino alla fine, manda suo figlio Tobia a riscuotere un credito di 10 talenti d'argento presso un parente vicino ad Ectabana, capitale della terra dei Medi.
Il giovane Tobia, inesperto nei viaggi, assume una guida, Raffaele (l'angelo in incognito) per condurlo a destinazione. Durante il viaggio, sul fiume Tigri, Tobia pesca un pesce e Raffaele gli consiglia di mettere da parte la bile, il cuore e il fegato:

Domenichino. Paesaggio con Tobia e l'angelo, 1612

"Camminarono insieme finché li sorprese la prima sera; allora si fermarono a passare la notte sul fiume Tigri. Il giovane scese nel fiume per lavarsi i piedi, quand'ecco un grosso pesce balzò dall'acqua e tentò di divorare il piede del ragazzo, che si mise a gridare. 
Ma l'angelo gli disse: «Afferra il pesce e non lasciarlo fuggire». 
Il ragazzo riuscì ad afferrare il pesce e a tirarlo a riva. 
Gli disse allora l'angelo: «Aprilo e togline il fiele, il cuore e il fegato; mettili in disparte e getta via invece gli intestini. Il fiele, il cuore e il fegato possono essere utili medicamenti» "
(Libro di Tobia, 6,1)
Arrivato ad Ectabana, viene a sapere di Sara, sua cugina, ancora nubile, la quale, secondo la legge ebraica, essendo la sua parente più stretta, ha diritto a sposarla (in automatico, si direbbe).
Si decide quindi a sposarla subito nonostante esista una maledizione inorno a Sara: è posseduta dal demone Asmodeo (ovvero Aeshma Daeva, dio-deva iranico dell'ira) che uccide tutti i predendenti sposi la prima notte di nozze.
Essendone già morti sette prima di lui, Tobia su consiglio di Raffaele brucia cuore e fegato del pesce sul braciere della stanza così che il demone è costretto a fuggire nell'Alto Egitto e Raffaele lo insegue e lo sconfigge incarcerandolo.
Con la sposa e con il denaro recuperato, ritorna alla case del padre e, sempre su consiglio di Raffaele, utilizza la bile come unguento per guarire la cecità del padre.
Infine l'Angelo di Dio si svela a loro due e tutti vissero a lungo e felici!
"Allora Raffaele li chiamò tutti e due in disparte e disse loro: «Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. 
Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non trascurate di ringraziarlo. 
E' bene tener nascosto il segreto del re, ma è cosa gloriosa rivelare e manifestare le opere di Dio. 
Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male. 
Buona cosa è la preghiera con il digiuno e l'elemosina con la giustizia. 
Meglio il poco con giustizia che la ricchezza con ingiustizia. 
Meglio è praticare l'elemosina che mettere da parte oro. 
L'elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato. 
Coloro che fanno l'elemosina godranno lunga vita. 
Coloro che commettono il peccato e l'ingiustizia sono nemici della propria vita."
(Libro di Tobia, 12,6)


Francesco Botticini - I tre Arcangeli e Tobias - 1470 - Firenze, Uffizi


Fonti:
 - Maranatha.it, Libro di Tobia
 - Wikipedia, Libro di Tobia
 - Corsodireligione.it, L'esilio

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