Jiāntīng Huíshēng e il padre comparvero nel sogno di Zǒng Báichī. Lui era tornato bambino e si trovava davanti a un campo di sorgo, quando il padre, che gli teneva la mano, indicò il vecchio saggio che stava venendo incontro a loro.
«Ascolta quello che ti dirà, non dimenticarlo mai.»
Jiāntīng Huíshēng salutò il padre e scarruffò i capelli al piccolo, poi indicò il campo ed esclamò:
«Il giorno in cui avrai imparato il rumore che fa il rosso potrai dirti davvero sapiente…»
«Ma come faccio a impararlo?» domandò il piccolo Zǒng Báichī.
«Ascoltare i colori è la cosa più semplice del mondo, ecco perché pochi ci riescono.»
Zǒng Báichī si svegliò tutto sudato nel cuore della notte e scrisse tutto ciò che era accaduto nel sogno. Si riaddormentò e rivide nuovamente Jiāntīng Huíshēng che parlava con il padre e poi se ne andava.
«Cosa ti ha detto e perché non mi ha salutato?»
«No, lui ti saluta con tutto il cuore, ma mi ha lasciato per te un suggerimento. Non dipingere di nero il rumore che fa il rosso, così sarai lontano dall’apprendere la verità.»
Zǒng Báichī si svegliò di nuovo e capì. Prese ciò che aveva scritto prima e lo buttò nel fuoco. Per la prima volta nella sua vita poté ascoltare il rumore che fa il rosso.
© Marco Vignolo Gargini