Il libro di Zǒng Báichī XXXIII
Creato il 01 novembre 2013 da Marvigar4
Quando Qiūfēng il cantore morì la vedova mandò a chiamare l’unica persona alla quale desiderava affidare le ultime parole di suo marito. Zǒng Báichī giunse da solo nel villaggio della bella Fēngyè e si presentò alla porta intonando la canzone preferita di Qiūfēng, Wǒ de tàiyáng shuì. Quello era il segnale stabilito, la vedova aprì la porta e fece accomodare Zǒng Báichī.
«Ha intonato le sue melodie fino all’estremo istante, ha praticato i suoi esercizi vocali, soltanto vero la fine della sua vita si è fermato per parlare e lasciare un messaggio a te…»
«Qiūfēng e io eravamo buoni amici sin dai tempi dell’infanzia, la sua voce armoniosa ha accompagnato la mia esistenza e non si potrà mai cancellare dalla mia memoria.»
«Me lo ha ripetuto tante volte che tu eri il suo migliore amico, anche se da molto tempo non vi vedevate più. Comunque, prima di esalare il suo ultimo respiro mi ha chiesto di dirti che il suo sasso aspetta di essere lanciato.»
Zǒng Báichī si commosse, ricordò i momenti felici del gioco dei sassi da far rimbalzare nell’acqua e capì che il desiderio del suo amico era quello di tornare nei luoghi natii e compiere un gesto che chiudesse il ciclo della sua avventura terrena. Fēngyè allora prese un piccolo ciottolo riposto in una scatola di legno color cremisi, lo porse con delicatezza sul palmo della mano dell’amico di suo marito e aggiunse:
«Tu sai dove lanciare questo sasso. Ti ringrazio per la tua gentilezza.»
Zǒng Báichī fece il viaggio verso il fiume della sua infanzia, lo raggiunse, nel punto preciso dove giocava con Qiūfēng fece rimbalzare il piccolo ciottolo nell’acqua e cantò la canzone dell’innocenza, Wúgū.
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