Gabriella è stata così gentile da rispondere alle domande di questa intervista.
Ciao Gabriella e benvenuta nel blog “Il libro eterno”.
Grazie a te Ivana e ai lettori del blog.
Quando è nata la tua passione per la scrittura e cosa rappresenta per te?
Credo sia nata insieme al mio amore per i libri e la lettura quando ero una bambina solo che è restata in nuce dentro di me per moltissimi anni.
Gofferedo Parise, Alberto Moravia, Oriana Fallaci, Andrea Camilleri, Franzen, Philip Roth e molti altri.
Hai appena pubblicato “Spaghetti all’assassina”, la quinta avventura del commissario Lolita Lobosco, “la poliziotta più bella del Mediterraneo”.
Ci vuoi raccontare come è nata questa serie?
Il Commissario Lolita nasce sull’onda emotiva delle letture camilleriane che vedono protagonista Montalbano. Per disegnare il mio personaggio mi sono ispirata al commissario siciliano, un po’ come fece lo stesso Camilleri con Pepe Carvalho di Montalbàn. La letteratura forse è rotonda come un sasso..
Lolita è testarda, ironica, sfrontata e molto passionale. Ma quanto si è evoluto il suo personaggio?
È migliorato in alcuni aspetti e peggiorato in altri?
Senza dubbio la vita professionale del Commissario Lolita procede a gonfie vele, ed è indubbiamente più sicura di sé rispetto ai primi romanzi della serie. Le vicende amorose invece continuano a non andar bene e questo la indebolisce un po’, ma non spegne la sua ironia.
I tuoi romanzi sono ambientati a Bari e spesso utilizzi il dialetto per descrivere determinate situazioni. Come mai questa scelta?
Più che il dialetto ricorro ad una lingua parlata molto diffusa nel territorio barese e ideata mescolando parole attaccate l’una all’altra, imperfetti piuttosto che congiuntivi, neologismi, modi di dire della tradizione vernacolare barese e peribarese. Credo che racconti meglio il lato più intimo e romantico della città. Una sorta di lingua materna in cui molti lettori si riconoscono.
La cucina è una delle mie passioni un po’ da sempre, nata credo quando mi regalarono il Manuale di Nonna Papera. Quando poi ho iniziato a scrivere, dieci anni fa, inserire le ricette nei miei libri per raccontare storie e territori, è venuto spontaneo. In fondo il narrare altro non è se non un’operazione di memoria, e la memoria ricostruisce odori e sapori meglio di qualsiasi strumento tecnologico. Molti lettori probabilmente leggendo della focaccia pugliese ne ricorderanno l’odore e il sapore sentiti o assaggiati durante un viaggio pugliese.
Per i tuoi personaggi ti sei ispirata a persone reali o eventi della tua vita? O sono solo di fantasia?
Tutti i personaggi dei miei libri sono di fantasia, tranne alcune eccezioni menzionate in coda al testo. Come nel caso del medico legale Franco Introna che affianca Lolita nelle indagini. Ecco, il professor Introna esiste davvero ed è uno dei massimi esperti italiani di Medicina legale.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Ci saranno altri romanzi con Lolita?
Sicuramente ancora un altro. Il nuovo episodio a cui sto lavorando adesso e che avrà il mare come protagonista assoluto sin dal titolo.
Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Vorrei ringraziarvi per le domande molto stimolanti e soprattutto per dar voce a libri e autori. Le statistiche sul numero dei lettori soprattutto al Sud, sono sempre molto scoraggianti. Accendere una luce sui libri è sempre una cosa molto bella
Grazie a te Gabriella
Per saperne di più potete visitare la pagina della sua casa editrice
http://www.sonzognoeditori.it/novita/autore/3321-gabriella-genisi
Questa è la sinossi del suo ultimo romanzo
Spaghetti all’assassina
Titolo: Spaghetti all'assassina
Editore: Sonzogno
Collana: Romanzi
Data di Pubblicazione: Giugno 2015
ISBN: 8845426041
ISBN-13: 9788845426049
Reparto: Gialli
Prezzo: €. 12,00