Il suo “Porcaccia, un vampiro”, firmato come Giusy De Nicolo e pubblicato in questa stessa collana, ha ottenuto positivo riscontro di critica e di pubblico
(potete trovare la mia recensione qui).
Giusy è stata così gentile da rispondere alle domande di questa intervista
Ciao Giusy e bentornata nel blog.
Grazie per l'invito, Ivana, e un saluto a tutti.
Quando è nata la tua passione per la cultura horror?
Non ricordo un momento di inizio, mi sembra sia sempre stata lì. Ero molto piccola e già adoravo i racconti di Poe e i film della Hammer. Christopher Lee è stato il mio amore numero tre, dopo capitan Harlock e David Bowie.
Qual è il libro che hai letto di recente che ti è piaciuto di più?
Un lavoro sporco di Christopher Moore. Folgorante, bellissimo.
Una sera come le altre, al centro di Praga si apre una buca spaventosa. Alexandra, la protagonista, capisce subito che sta succedendo qualcosa di brutto. Lei, infatti, non è solo il fattorino che consegna il kebab, è una dei Column, un gruppo con doti speciali che da secoli distrugge gli intrusi nel nostro continuum. E stavolta non è ordinaria amministrazione. Gli Esterni stavolta sono temibili, e l'essere che li guida, l'Arconte, è disperatamente deciso a scatenare un disastro di proporzioni bibliche.
Come mai hai scelto Praga come ambientazione del romanzo?
Perché è un paradosso: è una capitale moderna con un grande passato, è nella UE ma mantiene forte il retaggio del socialismo reale, è un ponte tra l'est e l'ovest. E soprattutto, vi trovi bellezza, arte, cultura, come anche un incredibile squallore, sia materiale che umano. Il mercato del sesso lì è sempre aperto.
C’è qualche personaggio a cui ti senti legata?
Di certo Alexandra. Quando ho iniziato a delinearla non mi era molto simpatica. Poi ho preso a capire meglio le sue motivazioni, a vedere la fragilità che nasconde dietro l'aggressività. Ho finito per volerle molto bene. Mi piacciono i personaggi “difettati”.
Secondo te quale è il lettore ideale per il tuo romanzo? L’hai scritto avendo in mente un target preciso?
Avevo in mente un piccolo, preciso gruppo di persone. Miei amici la cui opinione stimo molto, perché sono colti ma capaci di divertirsi, di apprezzare un libro di intrattenimento scritto bene. Spero di esserci riuscita.
Tutto nasce sempre da un'idea molto semplice, un'intuizione intorno a cui costruisco il resto. Per Apocalypse, ho pensato a cosa succederebbe se le sorti dell'umanità dipendessero non da un gruppo di eroi forti, belli e glamour bensì da un branco di tipi scazzati, di impiegati statali col “dono” ma, oltre ciò, dei veri sfigati.
Come giudichi il panorama del fantasy in Italia?
C'è un po' di tutto, direi. Non credo che il genere sia così piatto e stereotipato come molti affermano. Certo, bisogna prendersi il disturbo di scavare un bel po' tra i titoli.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Dovrei iniziare a pensare a qualcosa di nuovo, in effetti...
Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Solo ringraziare te e i lettori, augurando a tutti una felice Apocalisse. [:D]
Grazie Giusy
Per saperne di più potete visitare il sito della casa editrice e la sua pagina facebook
e questa è la sinossi del romanzo
Titolo: Apocalypse Kebab
Autore: J. Tangerine
Editore: Mamma
Data di Pubblicazione: Febbraio 2012
ISBN: 8887303541
ISBN-13: 9788887303544
Pagine: 320
Formato: brossura
Prezzo: €. 9,80