“Il libro gatto” di Silvia Borando, minibombo

Da Federicapizzi @LibriMarmellata

Se me lo chiedessero non avrei dubbi: classificherei – per quanto non ami la classificazioni – “Il libro gatto” di Silvia Borando, pubblicato da Minibombo, nella categoria dei libri-gioco.

Come? Un libro gioco senza nemmeno una finestrella, un’aletta, un meccanismo qualsivoglia, un gadget? Sì perché questo piccolo e delizioso albo, illustrato con essenzialità e realizzato con efficacia, permette di giocare con lo strumento più potente di tutti: la fantasia.

Un territorio non semplice, già calcato da maestri come Hervè Tullet – in particolare con il suo straordinario “Un libro” – e qui ribattuto, con una nota di originalità declinata nei termini della semplicità e di una punta di tenerezza, dalla giovanissima casa editrice emiliana, specializzata in pubblicazioni dedicate ai più piccini ed interessata a sviluppare il rapporo tra formato cartaceo e digitale (a tal proposito ad ogni libro si associa un’App scaricabile sul sito).

L’albo suggerisce un simpatico connubio tra divertimento e cura – come evidenzia anche la quarta di copertina: “Questo è il tuo libro gatto. Da coccolare, stringere, prendere in braccio” - quasi come se il libro fosse materia viva, come se ci aspettassimo che le buffe figure feline delle pagine si mettessero da un momento all’altro a fare le fusa o a miagolare impazienti e noi dovessimo correre, con la ciotola ben colma di croccantini.

Incredibile ma vero: è esattamente ciò che accade e basta iniziare la lettura per essere subito risucchiati dalle piccole attività di interazione che pagina dopo pagina vengono proposte, sentendosi davvero un po’ i padroncini di quell’ammasso fulvo di peli immaginari che ammicca sornione e pare rispondere alle nostre sollecitazioni.

E se in principio il gattone dorme e va risvegliato chiamandolo per nome a voce grossa (e bisognerà proprio trovargli un buon nome), girando il foglio lo troviamo ben desto e pronto a ricevere carezze e grattini.
E l’igiene? Toccherà schiacciare pulci fastidiose e saltellanti e poi soffiarle via…
Ma non basta, visto che siamo a tutti i diritti i sui affettuosi umani di riferimento, dovremo difenderlo dai pericoli, proteggerlo se viene a piovere, asciugarlo quando si bagna e perfino provvedere affinché non si renda responsabile di qualche cattiva azione, ingoiando, che so, un povero uccellino.

Che fatica! Ma anche tanta soddisfazione quando al termine delle sue avventure, e dopo l’immancabile grattatina dietro le orecchie, il nostro nuovo amico si addormenterà sereno. Non pare anche a voi di sentirlo russare?

Un libro che – provare per credere – non mancherà di divertire moltissimo i piccoli lettori o ascoltatori, i quali si impegneranno proprio tanto per far felice il loro gatto, seguendo scrupolosamente tutte le istruzioni (in maniera ben diversa da quando diciamo loro di lavare le mani o di rassettare la stanza!).
Sarà piacevole per i genitori vederli ridere e sorridere, aprire la bocca stupiti e allegri, e pensare che tutto quel gioco e quello spasso proviene semplicemente  - vi pare poco? – dall’uso della fantasia.

Ma non provate a ingannarli: se vi chiedono un gatto in carne e pelo non funzionerà regalare il libro. Anzi, è probabile che sarà questo a suggerire un pizzico di desiderio di animaletto, tanto come accudirlo lo si è imparato già.

Ecco, in un certo senso l’albo ha anche il pregio di insegnare, o per lo meno indicare, l’idea di cura, di coccola, di attenzione, ma anche di calore, affetto, interazione – tutto ciò che si deve dare e si può ricevere da un animale di compagnia – lasciando il lettore divertito ma allo stesso tempo intenerito, rendendolo curioso ma allo stesso tempo amorevole.

La grafica del libro è estremamente essenziale e funzionale all’intento: figure semplici e stilizzate su sfondo bianco, pochi colori e accesi, bordi spessi, particolari nulli o soltanto quelli necessari.
Pur così non perde di efficacia e le immagini risultano buffe, giocose, espressive quanto basta e ben capaci di catturare l’attenzione.
Anzi, disegni così puliti e chiari aiutano i bambini molto piccoli a recepirne il significato e permettono al libro di essere fruito anche dai più piccini, già intorno ai due anni di età, attraverso la mediazione di un adulto.

A “Il libro gatto” si accompagna anche  Il libro cane” con la stessa costruzione e gli stessi ottimi risultati.

(età consigliata: dai due anni)

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