Ultimamente quando siamo a tavola, avendo di fronte mia moglie, mi trovo quasi a dover imparare gli ammiccamenti della briscola per raccontarle e commentare qualche avvenimento della giornata. Sembra il gioco Taboo, prima devi cercare di far capire la persona senza nominarla e poi puoi parlarne liberamente. E non è sufficiente neanche parlare piano. Qualche sera fa avevo abbassato un attimo la voce e subito mia figlia mi ha chiesto: “Perché parli piano?”E’ necessario uno sforzo di fantasia per i soprannomi, che non siano troppo evidenti, o per giri di parole. Alcune volte succede che ci rendiamo conto di parlare di due cose diverse. Dobbiamo affinare la tecnica. Arriviamo anche a usare parole in inglese. Magari mia figlia imparasse la lingua le perdonerei anche di farmi fare qualche “incidente diplomatico”.
Avevamo scelto di non mettere la televisione in cucina per avere tempo protetto per parlare insieme a tavola, specialmente in inverno quando ci troviamo tutti insieme a cena dopo gran parte della giornata passata separatamente. Non avevo pensato a questa piccola controindicazione…