Il lusso e' un dovere?

Creato il 11 febbraio 2012 da Alexis @Alexaxa84
Una famosa pubblicità con un altrettanto famoso personaggio citava queste parole. E io lì a storcere il naso, ad annusare il puzzo di bruciato che un'affermazione del genere emana. Siamo alla spasmodica ricerca della perfezione, dell'accettazione da parte degli altri, del sublime raccordo tra accessori e bellezza, che facciamo tutto a tutti i costi, costi quel che costi. Mi perdo sul web, sui vari social network, sui milioni di programmi di foto esistenti e mi accorgo che l'imperativo categorico è il LUSSO. O meglio, aggiungerei, il LUSSO OSTENTATO.
Mi fotografo mentre bevo il caffè con la Birkin come porta libri.
Mi asciugo con l'accappatoio di Hermès.
Mi depilo con il silk epil di Gucci.
Ho l'impermeabile di LV e l'evidenziatore di Vera Wang.
Ora, a parte il fatto che io mentre studiavo procedura civile ero uno Yeti in calzamaglia e di tutto avevo voglia tranne che di mettermi il rossetto di YSL e fotografarmi felice, mi chiedo: ma il lusso è un dovere?
Tutte le cose costose che possiedo sono frutto di sogni e sudore. Di crediti sospesi e di pretese concesse. Lo dicevo con un'amica: non vorrei avere troppo perchè non sarei più in grado di apprezzare il poco che ho. Sbaglio?
E giusto per rimanere in tema vi posto la foto della mia ultima borsa.
L'ho scelta in un colore sobrio, così sono sicura che non passa mai di moda.

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