“Il mago di Oz” − regia di Victor Fleming

Creato il 14 settembre 2011 da Temperamente

Chi non si ricorda le straordinarie avventure di Dorothy nel regno di Oz? Come dimenticare i Mastichini con le loro casette colorate, le stradine in mattoni gialli, i campi di papaveri soporiferi o la città di Smeraldo, dai riflessi color pastello? Forse quello che non tutti sanno è che il capolavoro di Victor Fleming è tratto dal romanzo per bambini “Il meraviglioso mago di Oz”, scritto da L. Frank Baum. La Dorothy di carta è molto piccola e, con indosso le sue scarpette argentate e la protezione del bacio della strega buona Glinda, intraprende un viaggio in un regno immaginario assieme al suo cane Toto, ad uno spaventapasseri impagliato (e senza cervello), un boscaiolo di latta (senza cuore) e un leone fifone (privo di coraggio). Le numerose avventure (la maggior parte non presente nel film) e gli incontri con creature fantastiche, come gli alberi guerrieri nella Terra Rossa o i Kalidash, esseri metà tigri e metà orsi, sono momenti importanti e funzionali alla crescita dei personaggi. Se nel film mancano le allegorie politiche, sulle pagine non c’è alcuna corrispondenza tra persone sognate e la gente del Kansas che la protagonista ha intorno a sé. Sicuramente il romanzo, dall’impianto molto fanciullesco, sa essere più crudo della pellicola: ad esempio Dorothy, infuriata con la terribile strega dell’Ovest (bianca e senza un occhio), le getta intenzionalmente un secchio d’acqua, con l’intento di ucciderla. Tuttavia il film del ’39 è uno dei più famosi capolavori della storia del cinema, che ancora oggi affascina i più giovani con gli scenari da sogno, le canzoni così piacevoli e la comicità semplice. Anche la storia è modificata, arricchita. La protagonista evade dalla grigia realtà in un “somewhere over the rainbow”, per poi subito sentire la mancanza dei propri familiari e cercare la strada che riporti a casa. E proprio quando si sveglia, Dorothy capisce che “nessun posto è bello come casa mia”, riabbracciando con gioia i suoi zii.

Marcello Cuomo

REGIA: Victor Fleming
ANNO: 1939
SCENEGGIATURA: Noel Langley,
SOGGETTO: “Il meraviglioso mago di Oz”, di L. Frank Baum
DURATA: 103 minuti


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