"Io sono più insopportabile di te!"
"No, io!"
"No, io!"
"No, io!"
"No, io!"
"No, io!"
"No, io!"
"No, io!"
60 anni dopo...
"No, io!"
"No, io!"
"No, io!"
Regia: Ferzan Ozpetek
Cast: Elio Germano, Paola Minaccioni, Beppe Fiorello, Vittoria Puccini, Margherita Buy, Andrea Bosca, Monica Nappo, Cem Yilmaz, Claudia Potenza, Bianca Nappi, Giulio Marchesi, Massimiliano Gallo, Maurizio Coruzzi
Genere: fantasmagorico Se ti piace guarda anche: 4 fantasmi per un sogno, La kryptonite nella borsa, Mine vaganti
Mah… gnifica presenza. Non so davvero cosa pensare, di un film come Magnifica presenza. Oggettivamente parlando, è davvero modesto. La regia del poco magico mago di Ozpetek non regala certo momenti di grande cinema. A livello visivo, oltre a una buona cura per il trucco dei suoi poco fantasmagorici e molto fantasmi personaggi, è poca roba. Come recitazione, si salva un valido seppure pure lui parecchio impostato Elio Germano, e a sorpresa salvo anche Vittoria “Elisa di Rivombrosa” Puccini. Quanto a Giuseppe Fiorello… orrore! E Margherita Buy? Non la si può davvero più sopportare. Va bene fare la nevrotica una volta, due volte, tre volte. Alla miliardesima volta si fa una raccolta di firme per non farla mai più comparire in un film/fiction/serie tv. Quanto alla breve apparizione non da fantasma bensì reale di Maurizio Coruzzi meglio noto come Platinette, strappa anche un sorriso, va là, però non è che fosse così fondamentale per il film. Comunque, sempre meglio Platinette del fratello (raccomandato) di Fiorello. Tra le note negative, ci metto dentro anche la colonna sonora. Passi "Perfidia" di Nat King Cole, non male, ma Patty Pravo e Claudia Mori… andiamo, fanno persino troooppo Ozpetek. Sembra quasi che Ozpetek con questo film abbia voluto fare il verso a se stesso, un po’ come l’ultimo riciclato Tim Burton.
"Hey, hai mai visto Paranormal Activity?"
E la storia? Com’è la storia di Magnifica presenza? Si tocca un filone classico del cinema horror, quello della casa infestata. Solo che questo non è un film horror. È il classico film… come si può chiamare il genere? Ozpetekiano. A essere maligni, Ozpetek è una versione di serie B di Almodovar. Considerando però il pessimo tentativo recente di Pedro con il thriller nell’involontariamente (o forse volontariamente?) ridicolo La pelle che abito, i pur timidi approcci di Ozpetek con l’horror fanno una figura già un minimo più decente. I tentativi di creare tensione, va detto, si limitano alla prima parte. Dopodiché Magnifica presenza scorre in altre direzioni. Più che altro quelle della commedia. In maniera magnifica? No. Non direi proprio. Perché, oggettivamente parlando, come detto Magnifica presenza è poca roba. È un film pasticciato, confuso, ha una sceneggiatura con dei buchi grandi come una casa (infestata), propone una serie di personaggi messi dentro alla rinfusa che appaiono e poi scompaiono. Cosa quest’ultima probabilmente voluta, sebbene non tutte le “presenze” risultino proprio magnifiche magnifiche."Ao', so' tutti truccati, mo' me trucco anch'io!
Come Platinette no, me rifiuto."
"Ma dimmi te se dovevamo arrivare da un'altra epoca
per leggere le fregnacce di Cannibal sul nostro conto..."