Il mago harry houdini

Da Marta Saponaro

Assistere ad uno spettacolo di magia è, sempre se il protagonista non è un dilettante, una bellissima esperienza. Si rimane quasi affascinati da queste capacità, ovviamente dietro c'è sempre un trucco.  Tra tutti i maghi di certo Houdini, è rimasto nella storia. Egli, in realtà, non fu solo uno dei più grandi illusionisti, lavorò sin dalla tenera età sul suo corpo spingendolo a limiti più estremi. A nove anni iniziò ad esibirsi come contorsionista ed acrobata usando il nome di "Ehirich principe dell'aria", si racconta che solo intorno agli undici anni arrivò a capire le sue doti di scapologo, ossia mago delle fughe. A quindici anni decise di dedicarsi al contorsionismo e alla scapologia facendoli diventare lavoro. Inizialmente si accontentò di piccoli spettacoli girovagando per il paese esibendosi con trucchi tipici del mentalista e dell'illusionista. Nel 1899 conobbe Martin Beck e da quel giorno la sua avventura cambiò direzione portandolo alla fama mondiale. I numeri che esibiva riguardavano in maggioranza la sua capacità di fuga, sembrava che non ci fossero serrature, lucchetti in grado di fermarlo. Per dare maggior effetto alle sue dimostrazioni abituò il suo fisico a bagni gelidi, ad ingoiare e rigurgitare chiavi e grimaldelli e qualsiasi strumento utile  per forzare manette e catene. Imparò anche a restare senza ossigeno per parecchi minuti e per potersi esibire nello spettacolo della camicia di forza, con pazienza e sopportazione, si slogò entrambe le spalle. Praticamente per essere veramente unico plasmò il suo corpo, si allenava parecchie ore al giorno e questo lo fece diventare il più famoso tanto che venne chiamato in ogni Paese della terra e si esibì davanti a tutti i potenti del suo tempo. Ma oltre ad essere un uomo di spettacolo Houdini intraprese, collaborando con la polizia, una battaglia contro tutti quei maghi e fattucchiere che rubavano i soldi alle persone fingendo di poter parlare con i propri cari. Egli portava tanto rancore verso questi ambigui personaggi; ancora oggi esistono e promettono fortuna, ricchezza, salute e amore. Purtroppo molto spesso si sono rivelati solo ciarlatani e abbindolatori che vivono alle spalle di tutti coloro che stanno vivendo un periodo critico di estrema sofferenza.  Lottò aspramente contro i falsi spiritisti, si narra che nel 1925, una persona anziana si recò dalla maga più famosa di New York, Cecil M. Cook, conosciuta come "la medium della tromba" perché usava un megafono per far parlare gli spiriti. L'anziano signore stava soffrendo per la recente morte del suo unico figlio e così si rivolse a Cecil. Iniziata la seduta, la donna impose di spegnere la luce, perché solo così riusciva a mettersi in contatto con l'al di là. Una volta al buio subito iniziarono a sentirsi delle voci distorte che man mano diventavano sempre più comprensibili. Finalmente si presenta il figlio del vecchio signore dicendo che voleva parlare con suo padre. Proprio in quel momento, improvvisamente si accesero le luci e Houdini si tolse il costume da anziano affermando che gli astanti stavano assistendo e subendo una truffa. Infatti dimostrò che non erano le anime a parlare ma Cecil stessa. Poco prima della seduta, Houdini riuscì, senza farsi notare, a sporcare di fuliggine l'imboccatura del megafono. La falsa maga non se ne accorse e così presentava intorno alle labbra il segno nero. Usando questo trucco aveva spillato un quantitativo ingente di soldi alla povera gente. Grazie al suo contributo, negli Stati Uniti venne varata una legge che dichiarava fuori legge la chiromanzia e lo spiritismo. A mio parere visto che anche ai giorni nostri di maghi e fattucchiere ve ne sono a bizzeffe, basta guardare anche in rete, forse una legge simile non guasterebbe. Troppo spesso, infatti si sentono notizie di persone truffate in questo modo perché abbindolati nel momento più vulnerabile della loro esistenza. Tornando ad Houdini, egli odiava tanto questi personaggi perché anche lui fu una vittima. A diciannove anni morì il padre, Samuel,  e la sua famiglia si ritrovò sul lastrico. Per potersi risollevare avevano solo la possibilità di incassare un'assicurazione stipulata precedentemente dal genitore. Però per averla servivano dei documenti firmati da Samuel. Nessuno, purtroppo, sapeva dove erano stati nascosti. Al giovane ragazzo era rimasto solo un orologio d'oro e così provò a contattare una sedicente maga per vedere di entrare, grazie ad una seduta spiritica, in contatto con il padre. Ovviamente il risultato fu solo una grossa truffa e null'altro. Da quel giorno Harry, iniziò una guerra senza quartiere contro queste losche figure. Fu talmente tenace che sacrificò addirittura la sua amicizia con lo scrittore e medico inglese, inventore del famoso Sherlock Holmes, Conan Doyle. Questi inizialmente si schierò con l'amico ma ad un certo punto gli morì il suo unico figlio. Devastato dal dolore iniziò ad interpellare ogni spiritista e veggente per riuscire ad entrare in contatto con lo spirito del suo amato figlio. Ogni volta che Houdini inveiva pubblicamente contro uno di questi sedicenti spiritisti, Conan Doyle sentiva che suo figlio veniva ucciso un'altra volta. Ormai devastato dalla grande perdita, lo scrittore non interessava sapere se aveva a che fare con un ciarlatano, lui viveva nella speranza di un incontro facendosi fregare tutti i suoi guadagni.  Così tutte le volte che Houdini si esibiva in uno dei suoi numeri, l'amico iniziava a raccontare che il grande Harry era in grado di mostrarsi in questi spettacoli solo perché effettivamente era un vero mago dotato di capacità sovrannaturali che non voleva rivelare. Poiché Houdini sapeva che non era vero e non voleva passare per truffatore, i rapporti tra i due uomini si inasprirono talmente tanto che l'amicizia terminò. Comunque Houdini iniziò ad interessarsi al paranormale tanto che la sua biblioteca era fornitissima di testi sull'argomento. Egli non fu solo un illusionista, scapologo e mentalista fu anche attore e regista cinematografico, fondò una casa di produzione diventando il primo vero uomo di spettacolo dell'era moderna. Per dieci anni fu il Presidente della Society of American Magicians, l'associazione degli illusionisti americani, collezionò reperti di storia della magia, arrivando a possedere una quantità incredibile di strumenti e macchinari di scena, oltre ai manifesti, locandine e riviste degli spettacoli di illusionismo. Tra tutte le sue esibizioni rimane famosissima  quella avvenuta a New York in un circo. Quella sera era presente tra il pubblico un altro grande illusionista del tempo, Harry Kalang: così narrò: dopo le svariate dimostrazioni di fuga da catene e di trucchi di illusionismo, ad un certo punto Houdini si fece consegnare dagli spettatori dei fazzoletti. Li legò insieme e li racchiuse in una scatola cui diede fuoco e mentre bruciava egli dichiarava che a poca distanza le polveri di questo falò si sarebbero posate e ricomposte in fazzoletti. Quindi invitò tutto il pubblico a salire su dei mezzi predisposti e lo condusse ai piedi della statua della libertà. Una volta giunti sul posto alcuni tra i passeggeri, quelli che accettarono o si offrirono spontaneamente, scalarono la statua per verificare la veridicità delle parole di Houdini. Tra i giornalisti e gli spettatori  ad un certo punto giunsero i volontari con in mano una scatola che conteneva i fazzoletti consegnati poco prima.  Ovviamente tutti rimasero a bocca aperta ed affascinati. La morte di Houdini non è avvenuta durante un'esibizione, come molti credono, grazie al famoso film "Il mago Houdini" di George Marshall, dove l'attore Tony Curtis interpretava il mago.  Ci sono varie versioni sulla dipartita creando un velo di mistero. La prima avvalora il fatto che, come tutti bensapevano Harry Houdini amava presentare esibizioni di forza, per questo si allenava tantissimo, sapeva incassare colpi estremamente potenti rimanendo incolume. Una sera si trovava a Montreal nel suo camerino, era il 1926 il 22 ottobre, e ad un certo punto si presentarono dei ragazzi. Tra di loro ad un certo punto un ex pugile, J. Gordon Whitehead, gli chiese se era vero della sua capacità di non sentire nulla quando veniva colpito brutalmente. Senza troppo badare al suo interlocutore e stando rilassato Harry assentì ed improvvisamente Gordon gli sferrò un micidiale colpo nell'addome. L'illusionista era completamente disteso e perciò subì questa serie di pugni che risultarono devastanti. Senza far notare il suo malessere il mago si presentò in scena ugualmente, lui era un sostenitore del "show must go on". Due giorni dopo tra dolori fortissimi venne ricoverato in ospedale e i medici capirono che oramai la situazione era troppo grave e non si poteva più intervenire, l'appendice era spappolata ed era in peritonite, doppo pochi giorni morì. Era il 31 ottobre e aveva 56 anni. Un'altra versione vuole che l'illusionista, poichè molto famoso e ricercato , si recava in ogni Stato del mondo anche in quelli più pericolosi come la Germania e la Russia perciò venne arruolato come agente segreto e proprio per questo motivo venne ucciso. Infine alcuni fecero ricadere la colpa sulla moglie Bess. Infatti si dice che per incassare il premio dell'assicurazione sulla vita, avvelenò il marito. Come ultima curiosità, ci sono voci che asseriscono che poco prima di spirare Harry si sia messo d'accordo con la moglie che se veramente fosse esistito l'aldilà , lui si sarebbe messo in contatto con lei ma, per non cadere in trappole dai falsi spiritisti aveva congegnato un codice che avrebbe dovuto dare come risultato la parola "credere". Bess trascorse il resto della vita a svariate sedute spiritiche nella speranza di comunicare con il marito. Purtroppo nessuno riuscì a svelare le parole del codice . che erano: "Rosabelle, rispondi, parla, prega, rispondi, guarda, parla, rispondi, rispondi, parla".



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