Il “Male” di Vauro : ciò che unisce i berlusconiani agli anti-berlusconiani è il “ficame”

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Ricordate i bei tempi, di “Annozero” quando Vauro e Santoro invitavano  tutti a “farla fuori dal vaso” contro certi sistemi e contro il berlusconismo?  A quanto pare Vauro, ha seguito il consiglio alla lettera: l’ha fatta fuori dal vaso, ma non contro il berlusconismo ma contro la sua coerenza.

Il vignettista di “Servizio pubblico” programma condotto e ideato da Santoro&co. contenitore di giustizialismi e anti-berlusconismi, ha pensato di ingaggiare un personaggio molto noto della tv italiana e degli scandali spazzatura  per pubblicizzare il suo “Male” (rivista di comicità e satira) : Sara Tommasi. Il tutto iscenando un miss maglietta bagnata.

A primo impatto sembrerebbe il back-stage di un calendario senza veli dell’ennesima valletta, ma poi scopri che questa valletta ha la maglia con la scritta “Fornero al cimitero” -frutto di una forte polemica della scorsa settimana- e affianco a lei c’è il vignettista più sopravvalutato d’Italia : Vauro.

Per un lungo periodo mi è capitato di seguire ogni settimana “Annozero” (ora diventato Servizio Pubblico) . Ci credevo in Santoro,  Travaglio e in Vauro.

Mi piaceva il loro modo di combattere il berlusconismo, si respirava un’aria nuova il giovedì, quasi rivoluzionaria.

Puntata dopo puntata però diventavo sempre più scettica e i miei dubbi crescevano sempre di più.

Mi sono spesso chiesta, perché il signor Santoro invitasse come unica presenza femminile la Santanchè, che non brilla nè di educazione tantomeno di argomenti, ed ho capito che era proprio quello il motivo della sua presenza fissa nel programma.

Prendete una donna molto urlante e poco competente,  mettetela in prima serata a sbraitare tra punzecchiamenti vari: gli ascolti faranno un picco verso l’alto, qualcos’altro invece come la reputazione delle donne in politica –già pochissime- andrà irrimediabilmente sempre più giù.

Il tema delle escort berlusconiane poi, era diventato il loro punto forte. Sono state innumerevoli le puntate dedicate a questo argomento. E dalla loro ci tenevano a precisare il dissenso verso queste ragazze, che schiocche si piegavano a prestazioni sessuali con un vecchio, in cambio di poltrone in politica o comparse in questo o quel programma delle reti mediaset.

La dignità ha più valore: queste erano le parole del giovedì.  Il giovedì del santo taccuino di Travaglio.

Ma  il loro accanimento era soprattutto rivolto verso quell’anziano signore di nome Berlusconi, colluso in questo e quell’altro malaffare, che in cambio di sesso donava posti in tv o in politica a ragazze incompetenti e che davanti a tutto il  mondo fece cadere la nostra reputazione sotto i profondi abissi con battutacce sessiste e omofobe ,cucù e bunga-bunga.

Loro si dissociavano, gridando a gran voce “Non è il nostro premier”, “Non ha rispetto per le donne”, e lo apostrofavano puttaniere, viagra-dipendente, ecc.

Poi in più occasioni abbiamo potuto notare che loro non erano molto diversi da Berlusconi e il suo modo di trattare le donne. Ad esempio la giornalista in studio Giulia Innocenzi  sembra quasi telecomandata, prende parola solo dopo l’ordine di Santoro, mai eccessiva, sempre perfetta, aria candida, mai una parola di troppo, mai una parola di disapprovazione su quello che dice Santoro.

Tra una vignetta stereotipata e l’altra ho capito che Vauro ad esempio, ci teneva anche a sessualizzare le ministre mescolando l’articolo 18 ad  un’ autoreggente e rappresentando la classe operaia sempre e solo con uomini.

Se erano così indignati dalle figuracce inferteci da Berlusconi, dalle sue battute umilia-donne, come mai loro per quanto riguarda le pari opportunità e l’immagine della donna si comportano nella stessa identica maniera?

Ipocrisia. Dopo questa trovata di Vauro il quadro è chiaro. Colui che odiava e satireggiava la mania di berlusconi, cosa fa per pubblicizzarsi? Assolda del “ficame“. Si sa in Italia vige questa mentalità: tira di più un pelo di fica in salita che un carro di buoi in discesa.

Per giunta la Tommasi era coinvolta nello scandalo escort che loro tanto criticavano e perdippiù anche spalla dei mesti spettacolini di Scilipoti, il loro secondo odio dopo Berlusconi.

IN-Coerenza potrebbe essere il secondo nome del programma.

Da quanto ho potuto leggere, giovedì scorso ne hanno anche parlato in puntata di questa berlusconissima idea di Vauro.

Care donne, che dire, della nostra dignità importa ben poco sia da una parte che dall’altra. Una parte e l’altra che fingono di essere così diverse e lontane ma in realtà sono vicinissime, oserei dire identiche.

Altro sassolino dalla scarpa che vorrei togliermi riguarda Il Fatto Quotidiano. Giornale emblema di Servizio Pubblico, pubblicizzato spesso da quel  ricciolone piacione di Travaglio.

Quello che ebbe la fantastica trovata di dire, che per un uomo è più facile sbarazzarsi della moglie -e quindi ammazzarla- piuttosto che divorziare . A quanto pare  molti ti hanno preso alla lettera la sua provocazione, lui  troppo preso a recitare il giustizialismo con la sua perfetta agendina non si è accorto che 50 donne hanno già perso la vita per mano di mariti (compagni,ex o fidanzati) in questi primi 3 mesi.

Travaglio, come sappiamo scrive anche sul Fatto Quotidiano, quel giornale che si dichiara libero e anti-berlusconista poi ospita e difende i rigurgiti misogini di un certo Massimo Fini. Quello che qualche giorno fa chiamava tre povere vittime di stupro –due di queste anche ammazzate- “vispe terese” .

Il caro Gomez ha tenuto a precisare, dopo le varie proteste arrivate al giornale, che il pezzo non lo aveva pubblicato lui ma guarda caso però le scuse sono arrivate sul Fatto Quotidiano, e non sul blog del Vispo Misogino. Strano, eh!

Insomma stessi stereotipi sessisti di Berlusconi, stessa mentalità sessista e stesse tecniche trash attira-pubblico o lettori. E un altro dubbio mi sovviene nella testa : ma non sarà mica che gli anti-berlusconisti in realtà il bunga bunga lo sognano da una vita? Dietro questi rivoluzionari anti cavaliere c’è gente che in realtà non disprezza per niente i suoi comportamenti o il suo stile di vita, ma che anzi lo invidiano : le donne si comprano o si ridicolizzano.

Vauro, finto comunista, il tuo Male è l’ipocrisia.

E comunque preferisco l’immagine della maglietta della signora Paola immortalata con  Diliberto al triste spettacolino ideato da Vauro.

(P.s. Qualsiasi commento forcaiolo o sessista verso Sara Tommasi non verrà pubblicato. Qui non siamo su youtube.)

Faby



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