Il malgoverno di Ignazio Marino (e Maurizio Pucci). I fatti di Via Urbana mostrano chiaramente il vero volto di questa amministrazione

Creato il 08 aprile 2015 da Romafaschifo



Fino ad oggi siamo stati attendisti, possibilisti, a tratti anche ottimisti. Dopo 2 anni di amministrazione però non è più possibile non prendere una posizione e la posizione di questo blog, per quanto ciò possa contare, si propone come negativa rispetto alla Giunta Marino.
Per noi da oggi questa amministrazione è, per la città, dannosa tanto quanto è stata dannosa l'amministrazione di Alemanno. Incapace come quella. Priva di visione (anzi con una visione errata) come quella.

Quel che è successo a Via Urbana è condizione necessaria e sufficiente per stigmatizzare e bollare il governo della città come fallimentare e inadeguato. 

Già la scelta di Maurizio Pucci come assessore ci aveva fatto più che storcere la bocca. Una città che anela cambiamenti e ha bisogno come l'ossigeno di nuove visioni, messa in mano al vecchio arnese che gestisce i grandi cantieri da vent'anni a questa parte. Se era in grado di darci una città europea lo avrebbe fatto con i cantieri del Giubileo (non basta chiuderli in tempo e senza corruzione, quella dovrebbe essere la NORMALITA': serve poi però una visione di città) e con i miliardi che c'erano all'epoca. Cosa potrebbe fare ora senza una lira questo signore nel frattempo diventato quasi-anziano? Ma soprattutto che visione di città ha Maurizio Pucci e, di riflesso, che visione di città ha Ignazio Marino che ha scelto Maurizio Pucci come principale collaboratore? L'altro giorno, in una riunione all'Esquilino, diede ragione ad una signora che voleva smantellare il trenino giallo Giardinetti-Laziali perché le sferragliava troppo sotto casa e le dava fastidio. Alla faccia della cura del ferro.

Ma poi parlano i fatti. Andate a controllare coi vostri occhi la strombazzata riasfaltatura di Via Galvani. E il mega piano anti buche? Con Via del Corso riasfaltata da cani, con le voragini due giorni dopo e con i chiusini otturati e le pozzanghere dopo sei minuti di pioggia? Si procede come si è sempre proceduto negli ultimi 20 anni. D'altronde le figure di comando sono le medesime.

Ieri Pucci però si è superato. Ha convocato comitati, cittadini e commercianti per "esaminare le soluzioni di Via Urbana". L'esame in realtà non c'è stato. Le decisioni erano state già prese da giorni e prevedevano di ignorare completamente il movimento popolare che era nato per chiedere la pedonalzzazione della strada o, per lo meno, l'eliminazione della sosta delle auto. Niente di tutto questo. Come se il 2013 non fosse mai esistito, come se Alemanno non avesse mai stra-perso e Marino stra-vinto, Pucci ha comunicato che l'amministrazione su Via Urbana applicherà il piano deciso all'epoca di Alemanno e e negli anni d'oro di Mafia Capitale. 

L'amministrazione Marino, insomma, non ha minimamente capito cosa è successo a Via Urbana dove per la prima volta nella storia della città le esigenze di commercianti e residenti si erano saldate contro lo strapotere delle macchine. Un caso unico, che andava curato e alimentato come un germoglio ma che invece l'amministrazione ha preso in giro, ignorato. Non era solo una richiesta di pedonalizzazione, era il modello virtuoso. Marino, Pucci e chi per loro se ne sono fottuti. Il Primo Municipio ha provato a capirci qualcosa, ha licenziato un atto, che il Comune ha bellamente sconfessato. Anche qui infischiandosene dei processi democratici non si sa in nome di che cosa. 

A Roma la mobilitazione civica e comitatesca è quasi sempre orientata all'inciviltà ed alla tutela delle cattive abitudini della città. Un associazionismo per non cambiare. Per mantenere lo status quo. Per non correggersi, per non migliorare. Basti vedere i comitati del No Pup e del no a tutto. Addirittura sono nati comitati contro le metropolitane, contro i tram e contro ogni altro elemento di miglioramento della città. Sta volta era successo un piccolo miracolo. Che Ignazio Marino ha fatto finta di non vedere.

"Non si possono togliere i parcheggi da Via Urbana perché non è stato possibile, a differenza di Via del Babuino, individuare posti per residenti", dice Pucci. Ma quali posti per residenti? A Via Urbana parcheggiavano tutti, non solo i residenti. E non esistendo a Roma strisce gialle per residenti come in tutte le città civili del mondo (vedasi Firenze ad esempio), nessuno garantiva e garantirà che le auto posteggiate a Via Urbana erano e saranno dei residenti. "Non si può fare diversamente per la vicinanza della Stazione Termini" è stata la scusa a dir poco ridicola. Anche perché sopra la stazione si sta costruendo un parcheggio da 1300 posti. E non si potevano individuare 10 posti residenti su Via Cavour? Perché Maurizio Pucci ha convocato i cittadini per raccontar loro bugie?

Certo è più comodo non decidere, è più comodo non pestare i piedi a due o tre potenti e influenti personaggi, è più comodo adottare provvedimenti scelti ai tempi di Alemanno come se l'attuale amministrazione non sia stata eletta per cambiare tutto. Come se l'attuale amministrazione non avesse la responsabilità di allestire una città dignitosa in vista del Giubileo del 2016.

Il risultato sarà una strada infruibile per i pedoni. Con passaggio pedonali poco più larghi di un metro dove solo un pedone alla volta (se non troppo grasso) potrà passare. Con auto posteggiate dovunque e anche in seconda fila, visti le larghezze errate della carreggiata. Con pericoli per i pedoni, per i bambini, per i disabili, per gli anziani. Al primo incidente grave manderemo una mail a Maurizio Pucci. Solo una mail, sì, perché per azioni concrete occorrono le associazioni dei consumatori tipo Codacons, ma in queste questioni non si abbassano: troppo impegnate a spalleggiare la lobby della macchina lottando contro la sosta tariffata. Ci saranno i parapedonali (si monteranno a partire dal 10 maggio, pare) solo da una parte. Il modello è quello di Via del Monte della Farina dove i parapedonali sono stati montati e poi sono stati devastati tutti quanti. Ora al loro posto ci sono auto posteggiate abusivamente. 

Per pedonalizzare i Fori Imperiali ci hanno impiegato tre giorni e hanno deciso. Per prendere una decisione su Via Urbana hanno aspettato mesi, hanno fatto esacerbare gli animi, hanno tenuto la strada in uno stato di guerra fredda civile con la maggioranza pro-pedonalizzazione assediata dalla minoranza contro. E poi hanno deciso recuperando una proposta di "riqualificazione" della strada vecchia e superata. Dei cialtroni penosi indegni di amministrare una capitale europea. Esattamente come chi li ha preceduti. 

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