Lo scorso 14 luglio, il manoscritto di The Watsons, uno dei rarissimi manoscritti di opere austeniane (dei sei romanzi canonici, ad esempio, non esiste alcuna traccia) nonché l'unico ancora nelle mani di privati, è stato battuto all'asta da Sotheby's, Londra, per quasi un milione di sterline.
Il prezzo finale è stato di 993.250 sterline, ma si partiva da una base d'asta di gran lunga più bassa, 200.000-300.000 - il che conferma quanto l'interesse per Jane Austen sia lungi dall'appannarsi...
Con immensa soddisfazione di tutti gli ammiratori della Zia, Janeite o accademici, il compratore è un'istituzione ben conosciuta al mondo austeniano, la Bodleian Libraryche cura il prezioso archivio digitale dei manoscritti di Jane Austen ( The Jane Austen's Fiction Manuscripts Digital Edition).
Ora, la speranza di ammirare pubblicamente questo documento è diventata certezza: il manoscritto è in ottime mani!
L'importanza dei manoscritti austeniani è facilmente comprensibile...
Come giustamente afferma Nadia Fusini nell'articolo apparso su La Repubblica lo scorso 10 luglio a proposito di questo manoscritto, è l'unico modo per cercare di decifrare la magia creativa di Jane Austen: "[...] dalle cancellature mi pareva di intuire le esitazioni, i ripensamenti, dalle incertezze dello spelling capivo la fretta."
Ma l'articolo della Fusini non parla solo di questo, pur importante, argomento.
C'è una bella analisi della genesi di questa opera incompiuta nonché dei temi che sarebbero stati sviluppati strepitosamente nelle scritture (e ri-scriutture) successive, negli anni d'oro di Chawton.
Ve lo lascio gustare. Buona lettura.
- Articolo tratto da La Repubblica del 10/07/2011.
- il filmato della BBC che spiega il valore di questo prezioso documento, con primissimi piani della sua scrittura
- i lotti austeniani venduti da Sotheby's in quello stesso giorno: lotto 49, lotto 50.