Il mare d’inverno

Creato il 23 febbraio 2016 da Viaggimarilore

Dedica al mare su un muro di Camogli

Il mare d’inverno per me è quello ligure, quello in cui sono nata, quello che finché ho vissuto in Liguria non ho neanche mai calcolato di striscio perché tanto stava lì, sempre, e che invece ho cominciato a prendere in considerazione, quasi a inseguire, da quando non ci vivo più.

Così, le onde che si infrangono sugli scogli hanno quel ritmo tutto particolare, la risacca è musica per le mie orecchie, i gabbiani danzano e le barche dei pescatori tirate in secca o ancorate alla bell’e meglio assumono il fascino che ha ciò che sta in bilico tra l’abbandono e la promessa di un ritorno.

Eppure il mare d’inverno non è disabitato. Anzi, è più vivo che mai. I pescatori escono comunque a pescare, i gabbiani si appropriano della spiaggia e della scogliera che loro appartiene, le onde sono più alte, le mareggiate lasciano il segno il giorno dopo.

È tutto così tranquillo, è tutto così familiare. Tornerà l’estate, e con lei la fiumana di gente che si appropria di ogni fazzoletto di sabbia. Ma intanto fatemi godere questo. Fatemi guardare il mare con occhi diversi, con gli occhi di chi, pur avendola sempre avuto accanto, conosce una persona finalmente per la prima volta.

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