dal terrazzo di sabby
L’inverno è arrivato prepotentemente, con questo mare che sprigiona i suoi profumi, con questa sua forza dirompente. E’ arrivato smuovendo questi giorni tiepidi appena tracorsi.
Ci sovrasta oggi questo mare, le onde infrangendosi sulla scogliera, sprigionano un profumo intenso, gli schizzi arrivano sullo spiazzale sotto casa.
Cambia scenario, e cambia atmosfera, se il mare lo si guarda con gli occhi dei tanti pescatori di questo borgo.
Gli occhi scrutano l’orizzonte, le barche sono state attraccate con maggior cura, in un attesa fatta di silenzi, tipici della gente di mare, e in questa attesa, di pensieri concreti, di vita vissuta in mare, si aspetta che la tempesta diventi bonaccia, in questa battaglia impari con l’amato mare, che oggi veste i panni del nemico, lasciando che l’amaro di queste ore diventi un respiro più lieve, per rifare pace con il fratello di sempre.
Uomo libero, tu amerai sempre il mare! Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima Nello svolgersi infinito della sua onda, E il tuo spirito non è un abisso meno amaro. Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine; L’accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore Si distrae a volte dal suo battito Al rumore di questa distesa indomita e selvaggia. Siete entrambi tenebrosi e discreti: Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi, O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti! E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli Vi combattete senza pietà né rimorsi, Talmente amate la carneficina e la morte, O eterni rivali, o fratelli implacabili! Charles Baudelaire, 1857