Il marketing che calpesta i bambini e spalleggia la pedofilia

Sul sito della “Benetton” nella linea bimbi per la collezione primavera/estate 2012 appare questa immagine.

1+1 COSTA MENO. Questa immagine dovrebbe rappresentare una promozione, molto simile a quelle che spesso troviamo nei supermercati : prendi due e paghi uno.

I bambini di questa immagine non sono sessualizzati con trucco e acconciature che li fanno assomigliare a degli adulti, ma l’immagine e le allusioni sono ben più gravi di tutto ciò.

Il bambino viene rappresentato come un piccolo macho dallo sguardo sicuro e compiaciuto attorniato dalle due “pollastrelle” che rappresenterebbero  lo “sconto”/ la promozione.

Qui le bambine vengono trattate sfacciatamente come merce, con una sottile e sottonintesa allusione alla prostituzione. Prenderne due conviene : questo è il chiaro messaggio della linea di abbigliamento Benetton.

Spinta dalla curiosità che mi ha lasciato questa “sensazionale” offerta delle Benetton, mi sono chiesta se in altre linee di abbigliamento la situazione fosse analoga a questa.

Con grande amarezza ho potuto constatare che il marketing sta sempre più  sfruttando i bambini e sta usurpando loro la freschezza e l’ingenuità che dovrebbero caraterizzare l’infanzia.

Ho scoperto ad esempio che “Silvian Heach” per promuovere i suoi capi, adotta lo stesso tipo di immagini della Benetton.

Bambino macho e sicuro che viene baciato dalla  bambina, non degnandole neanche di uno sguardo o un sorriso anche solo di timidezza come farebbe qualsiasi bambino al mondo.

Relegano sin dalla tenerissima età le bambine a mero oeggetto sessuale affibbiando loro come unico scopo di vita la conquista del maschio.

Dopodichè mi sono ritrovata sul sito di Original Marines. Tra le varie proposte spring-summer 2012 per  bambini, c’era  “Wedding game”.  Il titolo stona già un bel po’ con il mondo dei bambini. Guardate le immagini

  

A tutti gli effetti si inscena un matrimonio-baby.

La mamma prepara la coroncina della piccola sposa e il papà sistema il cravattino del piccolo ometto futuro sposo.

I bambini dovrebbero giocare, sporcarsi, costruire dighe e castelli di sabbia per poi distruggerli cascandoci su,  imbrattarsi di colori , correre, giocare, spettinarsi, vivere da bambini. Perché invece Original Marines non ha trovato altre idee per publicizzare i suoi prodotti se non con un baby matriomonio?

Perché inculare sin da piccoli gli stereotipi e certe imposizioni sociali? Perchè non rispettare i loro tempi, la loro ingenuità, la voglia di giocare e scoprire cose più adatte al loro cosmo piuttosto che imporre loro lati di vita degli adulti?

A quanto pare la mania dei baby-matrimoni e della precoce adultizzazione dei bambini non appartiene solo ad  Original Marines. Guardate le proposte di Petit (linea di abbigliamento per bambini per cerimonie).

Questa dovrebbe essere una bambina, che sta per affrontare la Prima Comunione.

Pettinatura e trucco , assolutamente non adatti all’età della bimba, sguardo languido e posa plastica. A guardarla sembra più una sposa bambina, un po’ come avviene nei paesi che noi chiamiamo “sottosviluppati”.

La proposta per i maschietti, non cambia molto : vestiti come perfetti damerini sempre rappresentati come piccoli machi dallo sguardo duro e sicuro che poco ha a che fare con l’età dei bambini in questione.

In questo blog più volte abbiamo denunciato lo sfruttamento dell’infanzia, la cattiva abitudine che la tv o la pubblicità hanno di inculcare stereotipi di genere sin da piccoli.

Si è parlato di varie linee di lingerie e delle immagini che rasentavano la pedopornografia.

Dopo lo scandalo dei reggiseni per bambine, speravamo che ci dovesse essere da quel momento in poi più controllo sull’immagine delle bambine.

Sempre in questo mio tour di linee di abbigliamento per piccoli, mi sono scontatrata con siti che proponevano linee di biancheria per bambini e per bambine.

Mentre per i maschietti le immagini e le proposte sono perfettamente analoghe all’età del piccolo consumatore,  per quanto riguarda le bambine c’è un uso improprio della loro immagine.

Queste ad esempio sono le proposte di Bon Prix, noto negozio online.

Pose e atteggiamenti poco adatti alla genuninità che dovrebbero avere ragazzine di quell’età.Piccole lolite, truccate e pettinate come modelle.

Genitori, se davvero li amate, lasciateli liberi di crescere, di giocare, di ridere spensierati, di correre e di vivere una vita da bambini, niente di più!

Faby