il marpione senza stile

Da Verdeacqua @verde_acqua
Vi racconto una storiella.
C'è una Lei, che ovviamente sarei io, che lavora da anni nello stesso ufficio. C'è un lui che lavorava con Lei ma adesso lavora nell'ufficio accanto.
Lui è rinomato per essere un viscido. O comunque uno di quegli uomini, a mio avviso parecchio sfigati, che non fanno altro che dispensare complimenti non richiesti e poco eleganti a qualsiasi cosa di sesso femminile gli capiti a tiro.
Un marpione senza stile.
Lei ci lavorava insieme e non dava adito. Non rispondeva e anzi rivolgeva sempre sguardi penosi quando capitava.
In realtà non ha l'ha mai guardato negli occhi e detto hai rotto le palle, finiscila. Non perchè le facessero piacere i commenti squallidi sul suo fondoschiena ma perchè non ci dava nessuna ma proprio nessuna importanza, come del resto meritano le cose idiote.
Ora lui non lavora più con Lei però bazzica ancora e una mattina arriva e la saluta, abbracciandola e dandole un bacio sulla guancia. Lei ricambia l'abbraccio senza nessuna malizia, e lui lo sa, perchè comunque è una persona con cui ha una confidenza in qualche modo amichevole, quella confdenza che hai con chi non ti sei scelto ma ti ritrovi tutti i giorni in un ufficio: il collega. Non ci sono state solo le battute doppio senso, ci ha comunque condiviso quattro metri per quattro per anni e hanno sempre parlato e discusso di tanto altro.
Alla fine non l' ha mai realmente offesa, semplicemente è un idiota.
Qualche ora dopo Lei riceve questo messaggio esatto:
Mi piaci sempre un sacco ed averti tra le braccia è una sensazione forte... ti bacerei sempre!! [e mille emoticons].
Lei, come è già capitato in passato, non risponde e non ci pensa neanche più.
E' un messaggio non volgare, solo inutile ed inappropriato.
Lei lo sa che è solo un idiota.
Poi nella storia entra in gioco Lui, che è il Lui protagonista per Lei.
Qualche giorno dopo legge quel messaggio e giustamente si incazza.
Ha ragione, io mi sarei arrabbiata molto di più.
Lui sa che quel lui idiota è un idiota, Lei glielo ha sempre raccontato, ma il messaggio, per chi non ha assistito alla scena a cui si riferiva, può essere fraintendibile ed equivocabile. 
Qui il gioco si sposta su di un piano molto delicato. Lui deve fidarsi di Lei e basta. Lei non può fare niente perchè non ha fatto niente.
Ecco, sì mandare a cagare l'idiota pretendendo che non si comporti più così. Ecco, questo adesso l'ha fatto.
Fondamentalmente a Lei dispiace. Dispiace perchè si rende conto che possa fare male, che nei panni di Lui fa un certo che e che nonostante la fiducia il pensiero di una cosa così fa un brutto effetto. A Lei dispiace perchè si è ritrovata a dover dare giustificazioni per una cosa che reputa nulla, irrilevante, tutta nella testa di altri. Anzi a Lei girano parecchio le balle perchè non è che abbia sempre tanto tempo a disposizione e ci mancava il dover spiegare a Lui che nemmeno sotto tortura ci farebbe qualcosa con quel lui idiota.
Alla fine Lui è un grande e lei è fiera dell'uomo che si è scelta.
Un Uomo, caro il mio marpione senza stile.
Da questa storiella alla fine però è come se rimanesse una macchiolina. Lei vorrebbe che Lui la guardasse negli occhi e che le dicesse che si fida ciecamente.
In realtà Lei lo sa che Lui si fida.
E viceversa, razionalmente, Lui sa che può fidarsi ciecamente di Lei.
Ma c'è un alone, piccolino piccolino, perchè il dubbio è umano e la sensazione che forse quella fiducia era venuta meno c'è stata, anche se solo per un attimo.
Ecco perchè fondamentalmente le girano. Perchè Lei odia gli aloni.
E che serva di lezione a Lei, ognuno va messo al proprio posto subito.
[con un titolo così questo post non può che rimanere senza foto]