Venerdì 13 Settembre 2013 19:55 Scritto da Rosy
batteva la pelle dura col martello per farne delle morbide scarpe
Batteva e ribatte e canticchiava, ogni giorno una dolce filastrocca
che faceva cosi'
Piccina, picciotta sveglia la notte, dorme la stella, vola cicala, torna la fata
Batteva, batteva e ribatteva con forza
Stanco di battere col martello tutto il giorno andò a dormire sul misero letto di paglia
vicino lui dormiva pure un cane peloso lo chiamavano, Geraldo
Il cane che non abbaia mai
e gioca sempre a tressette
Mariotto, prima di andare a dormire mangiò un pezzetto di pane duro
e un bicchiere di vino
Sognò castelli, con stanze colmi di scarpe
e lui era il re di quel grande castello
sognò che tutti volevano le sue belle scarpe
con la pelle morbida che solo lui sapeva battere col martello
La mattina svegliandosi non trovò il castello che aveva sognato
cosi' triste si rimise al lavoro seduto sul suo sgabellino
cominciò a battere e battere la pelle e cantava
Piccina picciotta, sveglia la notte,dorme la stella,vola cicala,torna la fata
Il cane si alzò in piedi e cominciò a parlare
prima fece tre volte bau.. bau.. bau
Mio padrone, mio sovrano, sei tu il mio re, non hai sognato era tutto vero il castello tu c'è l'hai, ed è qui' vicino a te
Batti, batti il tuo martello e vedrai cosa apparirà
Geraldo prese il martello col le zampe che Mariotto usava lo battè tre volte sulla pelle morbida bum bum bum
volò una farfallina fatina con le ali a scarpette
si posò sul martello
Mi hai chiamato mio re ? ordina quello che vuoi e ti sarà dato
Io sono la fatina scarpina, dei desideri sognati e mai avverati
Mariotto chiese, voglio che la mia casetta divente un grande castello
con tutte le stanze piene di scarpe ed io diventare un re
La casetta si trasformò in un grande castello, con tutte le stanze piene di scarpe
Il calzolaio diventò un re ricchissimo e il cane Geraldo non abbaia più
ma parla inglese e francese e gioca sempre a tressette
Ah.... volevo dirvi Le scarpe del calzolaio erano magiche
tutti quelli che li compravano diventavano tutti ricchissimi
e Mariotto continua a cantare ancora col suo bel martello
magico ora dorato