Eppure abbiamo sottolineato già molte volte quanti siano anche i vantaggi sociali del matrimonio. E’ notizia del 28 settembre che la Monash University di Melbourne (Australia) ha pubblicato i risultati di uno studio con il quale si dimostra come il matrimonio sia uno dei fattori-chiave nella diminuzione della criminalità. Anche se tanti sono i crimini commessi in famiglia, il matrimonio riduce drasticamente la percentuale di assassini, per una semplice ragione: l’autocontrollo. Come ha ricordato Benedetto XVI, «il matrimonio è uno strumento di salvezza non solo per gli sposati, ma per tutta la società».
Il Dr. Walter Forrest, Professore di Criminologia alla Monash University, si è avvalso per il suo studio dei dati dello US National Longitudinal Survey of Youth (NLSY) – l’osservatorio nazionale dei giovani degli Stati Uniti – che dimostrano chiaramente la correlazione tra il maggior o minor grado di autocontrollo – determinato da eventi chiave della vita come matrimonio, lavoro e servizio militare – e la desistenza da atteggiamenti e intenti criminosi. E un buon matrimonio, certamente, è uno di quegli eventi nella vita che ci costringe a sviluppare maggior autocontrollo e miglior uso delle nostre risorse, per la maggior felicità di sé e dell’altro, concludono.
Non importa a che età ci si è sposati, assicura il Dr. Walter, il punto è che nelle coppie si parla chiaramente dei propri problemi e, lamentandosi di ciò, ci si aiuta l’un l’altro a regolare il proprio comportamento. Ad essere meno egoisti e ad accorgersi di più dell’altro, di colui che è oltre il nostro sé, verrebbe da dire, poiché caratteristica prima di un atteggiamento criminale è la noncuranza per l’altro.