Il mattino ha l'oro in bocca

Da Carlo Deffenu

In questi giorno il mio libro DOMANI SARÀ UN GIORNO PERFETTO è presente alla Fiera della media e della piccola editoria, ovvero, Più libri, più liberi, che si tiene a Roma, nel palazzo dei congressi all'Eur. 
Siamo arrivati alla seconda edizione e nei prossimi mesi, con la Farnesi Editore, speriamo di camminare ancora un bel po' con questo libro che per me rappresenta un salto verso l'ignoto. C'è dentro tanto di me... c'è passione, dolore e anche speranza. C'è quello che volevo raccontare. E soprattutto c'è il seme di quello che spero continui a crescere nel mio giardino di sogni e fantasie. 
Ho fatto diverse presentazioni, ho incontrato tanti lettori, ho collaborato con delle persone stupende che non ringrazierò mai abbastanza, ho conosciuto librai, giornalisti, scrittori, bibliotecari, appassionati, malati di parole... e ho cercato di tenere botta nonostante la mia timidezza e la mia eterna inadeguatezza. 
La mia storia, piccola e intima, ha deluso sicuramente molti addetti ai lavori. E a tutti i silenzi che interpreto come delle delicate omissioni per non ferirmi, posso solo rispondere con le belle parole che mi sono arrivate in mille modi dai lettori che mi hanno dato fiducia. Perché non sai mai dove può arrivare una storia. Ti illudi di controllarla, ma lei, alla fine, fa quello che vuole.
Leggo sempre tantissimo. Sono curioso e insaziabile. Mi piace scoprire cosa scrivono scrittori lontanissimi e a volte vicinissimi alla mia sensibilità. E alla mia naturale insicurezza, dico... molla la presa... dammi aria e fammi godere queste piccole gioie. 

Da qualche giorno ho ripreso un progetto abbozzato nel mese di giugno. Non sarà facile questa nuova sfida. So già che dovrò sudare parecchio per portare a casa la storia. Ci vuole pazienza. Ci vuole tempo per ascoltare la voce dei personaggi. Ci vuole orecchio e naso per riconoscere l'odore del tuo nuovo mondo. Uno scrittore lavora anche quando vive. Se non vive non c'è linfa e non c'è fuoco per far camminare le storie future. Oggi mi ci sono bagnato le mani e i piedi in questa storia. Mi sono incazzato davanti alla pagina bianca per quel silenzio ostinato che non mollava la presa, e alla fine, non so come, qualcosa è arrivato. Un ricordo... una sensazione... e le parole sono scivolare fuori come onde. 
Molti lettori mi chiedono: quando uscirà il prossimo libro?
E io rispondo: non c'è nessuna fretta. Ancora non mi sono fatto il fiato per arrivare al traguardo con le braccia alzate al cielo. 

In questo momento non sono solo nel silenzio di questa sala immensa. 
Loro, i personaggi, mi guardano come tanti fantasmi e mi sorridono. Qualcuno suona una musica malinconica e una mano sottile mi chiama per danzare... solo stelle e parole... vedi? Solo stelle e parole... 

Prego maestro...

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