Lascia il segno questo nuova opera di Vitali. Lo lascia negli occhi, nella mente e nel cuore. Il piccolo mondo di Bellano, anche questa volta, diventa il centro dell'universo, crocevia degli equilibri politici, area test per il matrimonio perfetto, terreno fertile per i cialtroni e i gli arrampicatori sociali.
Da lì alla rissa nell'evento dell'anno il passo è breve, con commistioni politiche, aspirazioni sentimentali e partite di calcio contro l'odiata Dervio.
Il meccanico Landru rimane solo, con un freddo cane e un vento che taglia la pelle, a fronteggiare il paese tutto con un solo obbiettivo: mungerlo per bene, farsi più donne possibili, per poi scappare con il gruzzolo che è riuscito a mettere insieme.
La fine è tragica-comica, mette tutto a posto, scalza i cialtroni dal loro posto e apre addirittura una finestra sul post liberazione con l'immancabile, italica, piroetta che mette tutto a tacere.
Il libro è bellissimo, ritmico, saltellante, spigliato, comico, divertente, dissacrante.
Leggere Vitali, quasi sempre, è sempre una cosa buona e giusta. Viene trascinato in questo mondo sospeso del passato, con questi personaggi dai nomi dei nostri nonni, con i ritmi rallentati, e con davanti il futuro ancora da disegnare. Con tutte le illusioni che ne comporta.
Prendetelo e leggetelo tutti. Fa bene.