rischio di attacchi che potrebbero consentire agli “hacker” di effettuare chiamate telefoniche, inviare messaggi di testo e scaricare dati.
Nokia, già attenzionata dal report di Miller, ha così risposto: " Nokia prende in seria considerazione la sicurezza dei suoi prodotti. Nokia è al corrente della ricerca di Charlie Miller sull’NFC e sta attivamente indagando le affermazioni relative al Nokia N9. Anche se è improbabile che questo tipo di attacchi avranno luogo su vasta scala, considerate le circostanze uniche, Nokia al momento sta indagando utilizzando i suoi consueti test. Nokia non è al corrente di attacchi posti in essere verso il Nokia N9 utilizzando le vulnerabilità dichiarate"
Serve un chiarimento per non generare inutili allarmismi: "La connessione NFC, per sua natura, si può stabilire solo tra due device, o tra il device e i tag NFC che si trovano a distanza di pochi centimetri l’uno dall’altro. Il rischio dell’invio di software malevolo, pur presente in teoria, è limitato a circostanze che sono difficili da verificarsi in concreto."
Per completezza di informazione aggiungiamo che Miller nella sua ricerca annovera tra i terminali a rischio non solo il Nokia N9, ma anche gli smartphone Android, mentre non cita i device Symbian dotati di chip NFC.