Il Medio Evo prossimo venturo è arrivato?

Creato il 20 ottobre 2011 da Dagored

Era il 1970 quando l'ingegner Roberto Vacca dava alle stampe il suo libretto intitolato "Il Medioevo prossimo venturo", nel quale ipotizzava allora un improvviso regredire della civiltà umana dovuto ad un "blocco tecnologico" e all'esplosione demografica, che avrebbe provocato disagi tali da costringere gli uomini a ritornare a forme di vita e di lotta molto simili a quelle dell'epoca storica denominata medioevo.
 A distanza di tanti anni è lo stesso Vacca, nelle note all'ultima edizione del suo libro, ad ammettere che molte delle sue previsione (previsioni basate su modelli matematici e non profezie stregonesche, sia ben chiaro) non si sono realizzate, soprattutto non c'è stato il blocco tecnologico che doveva essere alla base della crisi mondiale, mentre si è rivelato esatto il calcolo dell'aumento della popolazione della Terra, che era stimata ai sei miliardi e mezzo di individui all'inizio del terzo millennio.
In realtà l'errore di vacca è stato solo quello di immaginare il futuro ricorrendo alle immagini di qualcosa che fosse già conosciuto, a lui e al lettore, mentre avrebbe dovuto fare lo sforzo proprio dello scrittore di romanzi di fantascienza per immaginare un medioevo, ovvero un periodo storico in un certo senso "buio", ma diverso da quello storico nel modo di manifestarsi, pur ripercorrendone e ricreandone alcune delle condizioni.
La critica alla fiducia nei calcolatori e nel progresso tecnologico si è rivelata in larga parte infondata, almeno per il momento, come pure quella alle telecomunicazioni, che non solo non sono andate in crisi, ma si sono sviluppate in un modo inimmaginabile, almeno per Roberto Vacca nel 1970 e sono invece diventate il simbolo dell'epoca contemporanea.
Sono però rimaste tutte sul tavolo gli altri grandi nodi della società moderna, ancora tutti da sciogliere e non si sa ancora bene in quale modo:
  1. L'ingovernabilità dei grandi sistemi.
  2. Congestione urbana e paralisi dei trasporti.
  3. Scarsezza d'acqua e eccesso di immondizie.
  4. Inutilità della guerra come mezzo di distruzione.
  5. Inutilità della contestazione.
Il medioevo prossimo, o attuale, in realtà si manifesta non nel ritorno sic et sempliciter ad una società fatta di borghi fortificati, di superstizione e ignoranza e di risorse limitate, quanto piuttosto di divisioni sociali nette e contrapposte, anche e soprattutto il progresso tecnologico e delle comunicazioni con le quali possono formarsi gruppi e movimenti in una forma "virtuale" impensabile negli anni 70.
perché quello che caratterizza questo nostro medioevo è proprio la formazione di vere e proprie bande che, come le antiche compagnie di ventura, si affrontano tra loro per l'egemonia sulla società.
La crisi dei grandi sistemi è evidente: scomparsi i grandi partiti popolari del secolo scorso sono apparsi via via più numerosi i movimenti legati alla figura carismatica di un leader fondatore, al quale gli appartenenti si sentono spesso legati da vincoli di parentela e da amicizia personale. Analogamente alle compagnie di ventura medioevali, essi si scompongono e si ricompongono a causa delle tensione interne e al sorgere di nuove leadership, basti osservare cosa sta accadendo nelle Lega Nord o dell'iniziativa del neo sindaco di Napoli Luigi  De Magistris, che appare intenzionato ad uscire dalla compagnia del suo mentore e capitano Tonino Di Pietro per fondarne una sua propria, con l'aiuto anche lui di familiari e amici.
La rete internet ha altresì permesso il crearsi di movimenti trasversali legati a personaggi che mai altrimenti avrebbero potuto raccogliere tanto seguito, come è accaduto per il comico Beppe Grillo, o per fenomeni anche di natura editoriale, come per il fatto Quotidiano, che è però fondato anche lui sul carisma del fondatore, il giornalista marco Travaglio.
Ormai fortemente in crisi anche gli Stati Nazionali, non in grado di risolvere da soli le crisi mondiali, anche per l'inefficacia delle guerre moderne, combattute sotto l'occhio delle opinioni pubbliche mondiali e ridotte a "operazioni di pace" inconcludenti e che soprattutto non possono essere vinte con le regole d'ingaggio imposte agli eserciti (le guerre sono sempre state fatte per distruggere il nemico. Una guerra nella quale una delle parti si impone di non fare tanto male alla controparte, la prima è destinata alla sconfitta).
L'Idea di superare i limiti degli Stati Nazionali creando organismi ancora più grandi è la fase che stiamo vivendo in questo momento e vediamo tutti come sia difficile far funzionare un ente grande e complesso come l'Unione Europea.

Scongiurato l'Olocausto Nucleare previsto 40 anni or sono, e che avrebbe colpito solo i paesi del cosiddetto occidente, è anche chiaro che non c'è stato lo spopolamento del vecchio continente e dell'America del Nord, che non ha quindi perso popolazione, anche se il tasso di natalità è talmente basso che il numero di abitanti cresce o rimane in equilibrio solo grazie ad una immigrazione da paesi terzi che costituisce un elemento di crisi non previsto dall'autore.
Le contestazioni sono realmente divenute inutili,come abbiamo visto recentemente, troppo legate a minoranze poco rilevanti nell'economia generale, e i problemi dell'eccesso di immondizie, ma anche di produzione di energia, è comunque risolvibile, magari con interventi di emergenza ma comunque risolvibili.
Si può pertanto affermare che il medioevo prossimo è in realtà giù iniziato e coincide con le lotte tra le bande sopra descritte, armate però non di spadoni ma di iPhone e iPad, e di  governi centrale sempre meno capace di incidere realmente sul territorio e sui suoi cittadini.
Solo il tempo ci dirà in che modo e cosa uscirà fuori da questa strana crisi mondiale, che conferma acora una volta come la Storia non si ripete, anche se si ripresentano costantemente le tensioni e le contraddizioni che sono proprie degli esseri umani.

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