Il medioevo, ritenuto sin dalle epoche successive un momento buio, un periodo medio, tra lo splendore dell'impero Romano e la magnificenza del rinascimento, ha invece caratteristiche differenti e tutt'altro che pessime.
Queste invenzioni o usanze sono tuttora presenti nella nostra cultura, alcune sono immutate, altre hanno subito un cambiamento; con questo breve post, ho cercato di creare un elenco.
Lo stendardoCertamente non inventato in questo periodo, ne è però uno dei simboli. Che sia un simbolo araldico di una casa regnante, o come oggi una bandiera di uno stato nazionale, lo stendardo rappresenta ufficialmente un potere, sia esso politico o economico.
Importante via di comunicazione tra occidente ed oriente, questa via, o sarebbe meglio dire vie visto che sono un'unione di più tragitti, era la maggiore strada di comunicazione tra l'Europa e la Cina. Non solo smercio di beni, ma anche importante rete di trasmissione di saperi e tecniche. Ancora oggi presente, basti pensare che ormai la zona produttiva mondiale è in Asia, mentre il mercato di esportazione privilegiato è l'occidente. Altra similitudine è la partecipazione araba negli scambi; se prima erano i cammellieri arabi a trasportare le mercanzie, ora sono le compagnie aeree arabe a trasportare passeggeri tra i due continenti (con l'aggiunta dell'Australia, che prima non era conosciuta).
Di primaria importanza erano, ma lo sono tuttora, le fiere annuali o itineranti; queste consentirono lo scambio di merci e servizi attraverso tutta l'Europa.
Non solo esempio di abilità tecnico architettoniche, ma soprattutto esteriorità del potere economico.
La cattedraleUna vera e propria lotta delle famiglie più illustri (ora società economiche) ad avere la torre più alta, una sorta di scala verso il cielo.
Simbolo del potere religioso e della straordinaria religiosità coeva, questa struttura ha perso la centralità nel mondo odierno. La stessa però viene soppiantata da altre cattedrali laiche, da cui provengono gli impulsi etici verso la società moderna.
Centro del potere politico, religioso ed economico, questa invenzione tipicamente italiana ha perso la sua centralità, dovuta sia ad una maggiore decentralizzazione urbanistica, sia da un moltiplicarsi degli stessi poteri coinvolti. L'esempio moderno di piazza delocalizzata, sono i centri commerciali, gli antichi centri storici, però coperti riscaldati e raffrescati.
Uno dei punti centrali del periodo analizzato, è l'incontro e scontro con l'islam. È vero che esisteva uno scontro anche con l'altra grande religione monoteista l'ebraismo, ma questo è andato migliorando negli ultimi decenni, soprattutto dopo le atrocità durante la seconda guerra mondiale, cosa che non è avvenuta con la religione islamica.
Una storia fatta da grandi avvicinamenti e furiose battaglie, da San Francesco alle crociate, dalle recenti aperture del papa agli attacchi terroristici.
Un rapporto conflittuale non del tutto sanato, seppur relegato ad un'area fondamentalista ristretta, che dopo gli attentati dell'11 settembre ha reso i rapporti sempre più tesi.
La peste, come quella del periodo preso in esempio non è più endemica, è presente solo in alcune zone degradate del pianeta, ma si conoscono le cause e le cure. In questo caso la categoria è l'esemplificazione delle malattie pandemiche che tuttora affliggono la terra. Non tanto diversa è stata la diffusione dell'influenza aviaria o della febbre suina.
Diffusissima forma di punizione per i crimini commessi, ma usata anche come metodo estorsivo di accuse, è stata contemporaneamente bandita da molti paesi, ma è ancora praticata, non solo da paesi dittatoriali ma anche da stati progrediti.
La credenza in fatti magici è un concetto che non ha cambiato di molto la sua penetrazione della società. La prova è il largo ricorso a maghi per la cura dei problemi sentimentali, lavorativi e di salute. I sedicenti stregoni moderni, non guariscono più dal la varicella (tanto per citare una malattia), ma dai tumori.
Post aggiornato al: 01/06/2013
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