E non lo diciamo noi attivisti del MoVimento 5 Stelle, da sempre inascoltati sui temi ambientali, sulla sostenibilità, sulla sicurezza dei nostri territori, ma lo dicono i numeri dell’Osservatorio Regionale sui Rifiuti.Infatti, premesso che, in base all’art. 205, comma 1 del D.Lgs. n. 152/2006 e dall’art. 1 comma 1108, della legge n. 296/2006, le percentuali fissate sono del 50% entro il 31 dicembre 2009, del 60% entro il 31 dicembre 2011 e del 65% entro il 31 dicembre 2012, il Comune di San Giorgio del Sannio ha raggiunto le seguenti percentuali:
anno
percentuale raggiunta dal comune
percentuale stabilita per legge
2010
51,29%
60%
2011
54,00%
65%
2012
52,06
65%
Segue , poi, un deludentissimo 2013 in cui si è raggiunto appena il 49,87%.
Ora, poiché l’art. 24 del D. Lgs. n. 22/1997, prescrive che è affidato ai Comuni il compito di stabilire “le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani, al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi” (art. 21, comma 1°, lettera c, e 23, co. 3) e l’art. 205, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006, al fine di penalizzare il conferimento in discarica dei rifiuti e di rafforzare i previsti obblighi di raccolta differenziata, decreta che, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi minimi fissati dalla legge, è fissata un’addizionale del 20% al tributo dovuto per il conferimento, da applicarsi nei confronti dell’A.T.O. (ambito territoriale ottimale) con successiva ripartizione dell’onere tra quei Comuni del territorio che non abbiano raggiunto le prescritte percentuali minime, appare evidente che il mancato rispetto delle percentuali fissate per legge ha comportato a carico del Comune di San Giorgio del Sannio il pagamento di oneri aggiuntivi per il conferimento in discarica del materiale che avrebbe dovuto, invece, essere destinato proficuamente alla raccolta differenziata ed ha, pertanto, arrecato al Comune un danno patrimoniale conseguente.Per questo motivo, considerato anche che in primo luogo compete al Sindaco, quale organo responsabile dell’amministrazione del Comune, attivare i poteri di indirizzo, di vigilanza e di controllo sull’attività degli assessori e delle strutture gestionali esecutive, per assicurare la realizzazione degli obiettivi legislativamente indicati in materia di raccolta differenziata, gli attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio, su sollecitazione dei cittadini, hanno provveduto a protocollare presso la Procura Regionale della Corte dei Conti un esposto - denuncia in cui si chiede di accertare la sussistenza di profili di illegittimità degli atti amministrativi e/o eventuali ipotesi di responsabilità erariale e il relativo danno con la conseguente condanna del responsabile e/o dei responsabili in favore del Comune di San Giorgio del Sannio e dell’erario del danno accertato, del mancato introito nonché per danno all'immagine dello stesso comune che tale inadempienza ha comportato.
Tutto questo significa, in parole povere, che la Procura Regionale della Corte dei Conti indagherà su eventuali responsabilità di Sindaco, Assessore all’ambiente e funzionari comunali che hanno curato la raccolta differenziata nel periodo 2010 – 2012, quantificherà economicamente il danno apportato dalle suddette figure istituzionali al Comune e, di conseguenza, alle tasche dei cittadini, e condannerà gli eventuali responsabili alla restituzione.
A San Giorgio del Sannio i cittadini sono stufi di pagare errori e carenze di un sistema che ancora una volta si dimostra fallimentare e di assecondare le approssimazioni e la superficialità amministrativa della maggioranza da un lato e l’inerzia e l’inadeguatezza dell’opposizione dall’altro!A San Giorgio del Sannio i cittadini e il M5S sono un tutt’uno ed insieme a più di 8 milioni di altri cittadini vanno a costituire quell’unica forza politica che, a livello nazionale e locale, interviene affinché nel portafoglio dei cittadini ritorni quanto è stato indebitamente tolto!A questo proposito, ricordiamo che è stato proprio il PD, partito di riferimento del Sindaco Ricci, e del sottosegretario De Caro, cui Ricci fa capo, a far approvare il ddl collegato alla legge di stabilità del precedente Governo Letta con la quale, a partire dal 2014, le percentuali di raccolta differenziata da rispettare si abbassano invece che alzarsi, per cui bisognerà raggiungere almeno il 35% entro il 31 dicembre 2014, almeno il 45% entro il 31 dicembre 2015 e almeno il 65% entro il 31 dicembre 2016.