Torn Banner Studios e Spike TV ci invitano a verificare in prima persona qual è il guerriero più forte del passato
Chivalry: Medieval Warfare si è ritagliato un posto di rilievo nel panorama dei titoli multiplayer e, nell'ambito dei titoli medievali, ha superato nettamente il pur valido e tecnicamente ottimo War of the Roses. Un traguardo raggiunto grazie al dinamismo di combattimenti che sono caratterizzati da un gameplay robusto e da una notevole violenza. Una ricetta efficace che, nonostante qualche mancanza estetica e infrastrutturale, ha permesso al titolo di rimanere per un anno tra i 100 più giocati di Steam. E questo è stato possibile anche grazie all'impegno dei ragazzi di Torn Banner Studios, che hanno sfornato aggiornamenti a non finire.
Un supporto notevole che include anche Deadliest Warrior, un DLC piuttosto ricco incentrato sullo scontro tra i più famosi tipi di combattenti della storia. Un'idea, quella di mettere i grandi combattenti del passato a confronto, presa direttamente dalla trasmissione di Deadliest Warrior, da cui il DLC prende anche il nome, e che prevede, per l'appunto, il paragone tra le armi e gli stili dei guerrieri più celebri della storia. E sono stati proprio gli spettatori dello show targato Spike TV a determinare, indirettamente, la scelta dei sei combattenti inclusi, o riletti, in questo DLC. Torn Banner Studios ha infatti scelto i combattenti più ammirati dal pubblico di Deadliest Warrior e questi si sono rivelati essere gli eroici spartani, gli infidi ninja, i loschi pirati, gli impassibili samurai, i caotici vichinghi e i classici cavalieri, simboli assoluti del combattimento all'arma bianca. E per far sentire i nuovi arrivati a casa, gli sviluppatori hanno realizzato una mappa per ogni tipo di guerriero, ognuna caratterizzata sia dal punto di vista estetico che da quello delle dinamiche del gameplay. Il palazzo giapponese include, ad esempio, tetti in quantità e trappole che si contrappongono alle dinamiche più lineari della mappa spartana, la cui peculiarità è un pozzo senza fondo. Un dettaglio evidentemente ispirato al film 300, che senza dubbio vedrà molti combattenti cadere nella tentazione di umiliare l'avversario con un bel calcione ed esaltarsi per averlo proiettato nell'oscurità.
All'ultimo sangue
Deadliest Warrior include un tutorial dedicato alle novità che ci consente di prendere dimestichezza con le nuove armi, tutte differenziate in accordo con il tipo di guerriero che le porta, e che ci permette di valutare nel dettaglio gli stili di combattimento dei personaggi. Questo avviene grazie alla sfiziosa implementazione di scie multicolore che indicano l'efficacia di un colpo attraverso le varie fasi che lo compongono. Uno strumento decisamente utile e capace di regalare al titolo un pizzico dello spirito scientifico della trasmissione TV che viene indubbiamente sacrificato da un gameplay solo parzialmente simulativo. Questo, d'altronde, è il medesimo del gioco base e non è tra i più complessi e realistici in circolazione con una singola parata, efficace a prescindere dalla direzione da cui arriva il colpo dell'avversario, e una gamma di attacchi limitata.
Ma si tratta di scelte funzionali e la decisione di basare il combattimento sul tempismo non preclude l'importanza dei movimenti che sono fondamentali per evitare affondi, colpi di scudo e fendenti. Deadliest Warrior aggiunge numerose armi ben differenziate, come spada corta e giavellotto, che caratterizzano in modo marcato il gameplay di ciascuno dei nuovi combattenti. E ciò arricchisce ovviamente il gameplay che gode anche di tutta una nuova serie di elementi da sbloccare salendo di rank con ognuno dei guerrieri. A tutto questo dobbiamo poi aggiungere due nuove modalità di gioco che consentono di affrontare un singolo avversario in duello o di suddividere i giocatori di una partita, che può ospitarne fino a 64, in diverse squadre, massimo sei, con tutto quello che ne deriva in termini di complessità strategica. Se consideriamo, inoltre, che ogni mappa ha una variante più piccola per adattarsi al numero di giocatori, e se ci aggiungiamo le nuove statistiche differenziate per tipo di guerriero, ne viene fuori un contenuto scaricabile decisamente interessante con un'unica grande pecca a rovinare un quadro altrimenti ottimo. Le nuove mappe, infatti, non brillano per qualità, soprattutto in termini di design, con texture altalenanti e architetture squadrate che ricordano più il Chivarly nato come mod di Half Life 2 (Age of Chivalry), pur restando evidente l'uso di un motore molto più avanzato, piuttosto che Chivalry: Medieval Warfare. Un vero peccato vista la ricchezza di contenuti e visto il prezzo non proprio esiguo per un DLC.
Chivalry: Deadliest Warriors - Trailer di lancio