Il meglio di Argentina Tour: i 10 articoli più letti nel mese di Ottobre 2013.

Da Hugor @msdiaz61

Sono rimasto molto sorpreso delle statistiche che mi ha presentato il mese di ottobre scorso.

In tutta sincerità mi sarei aspettato molto di più da Arte pubblico a Barracas, pezzi di specchio e fotografie di cielo intrappolati in cornici dorate.

Non mi ha invece sorpreso l’articolo legato al cinema argentino :I magnifici dieci, i migliori film nella storia del cinema argentino. Un articolo che è la prova di come certi argomenti suscitano interesse e di come non è sbagliato prenderli in considerazione.

Invece un classico della Patagonia come Ushuaia, la città alla "fine del mondo": grossi leoni marini e un magnifico parco naturale è rientrato nei canoni normali.

1.- L’anarchismo nel tango è qualcosa che si è voluto nascondere.

Tango e anarchismo: un binomio poco conosciuto che lo storico Osvaldo Bayer, studioso dell'emigrazione libertaria di origine italiana in Argentina, ha riportato alla luce in un evento di tango ospitato dalla Repubblica della Boca. Bayer è l'autore della biografia dell'anarchico italiano Severino Di Giovanni, una figura romantica che è quasi una leggenda in Argentina. In Italia Di Giovanni e Osvaldo Bayer sono entrambi quasi sconosciuti, eppure di recente di Bayer è stata tradotta in italiano la “Patagonia rebelde”, mentre lo scrittore è stato proiettato come personaggio di fantasia in due romanzi: “Millennium 2” di Manuel Vázquez Montalbán e “Il fioraio di Perón” di Alberto Prunetti. Sul tango anarchico riportiamo la traduzione di un articolo, curata da Maria Rosaria Bucci, tratto da Pagina/12.] A.P.

2.- Refranes, se non siete amanti dell’eloquio meglio che cambiate città, a Buenos Aires piace parlare.

La scrittura induce a una disattenzione, una atrofia dell’arte della memoria. Però la memoria è la «Madre delle Muse», il dono umano che rende possibile l’apprendimento.

G. Steiner, Lecciones de los maestros

Una bottiglia di vino, un tavolo intriso di discorsi, sottofondo in dos por cuatro. Se non siete amanti dell’eloquio meglio che cambiate città. A Buenos Aires piace parlare. Le gole si consumano su un indescrivibile tutto. Grandi lettori gli argentini, non pensiate mai di fare i furbi citando titoli che non destreggiate. Grandi appassionati di sport. Io venni punito sonoramente ad una festa dove mi si chiese per che squadra tifassi: “beh ovvio per la Fiore, sono di Firenze”.

3.- I magnifici dieci, i migliori film della storia del cinema argentino.

La rivista Rumbos – esce con l’edizione domenicale di diversi giornali regionali – ha chiesto a venticinque personaggi del cinema argentino (attori, registi, scrittori, etc.) di indicare i loro film preferiti. Ne è uscita questa classifica dei “dieci migliori film” della storia del cinema nazionale. Molti di essi si possono vedere interi su youtube, quasi tutti dovrebbero essere disponibili a noleggio o acquisto, per chi vive qui. I link che ho messo io vanno al trailer su youtube, o alla pagina wikipedia, secondo come mi girava. L’inquietante foto del titolo è tratta da El dependiente; il video finale è un trailer (artigianale?) del terrificante (e amatissimo, da quasi tutti gli altri) Esperando la carroza, l’unico film che per me poteva stare tranquillamente fuori dalla lista.

4.- Il meglio di Argentina Tour: i 10 articoli più letti nel mese di Agosto 2013

Il ghiacciaio Perito Moreno offre un fenomeno naturale unico: la rottura d´immensi blocchi di ghiaccio.

All´interno del Parco Nazionale I Ghiacciai si trova il ghiacciaio Perito Moreno, una meravigliosa lingua o massa di ghiaccio di 5000 metri di fronte e 60 m di altezza sopra il livello del lago Argentino. È il piú famoso dei 356 ghiacciai che integrano il parco. A differenza d´altri ghiacciai, dove soltanto si producono distaccamenti, il Perito Moreno offre un fenomeno naturale unico: la rottura d´immensi blocchi di ghiaccio. Lo spettacolo è impressionante. Una massa colossale di ghiaccio bianco azzurro emerge dalle gelide acque. I crolli delle sue pareti si producono costantemente, causando un forte strepito, dopo il quale la calma e il silenzio tornano a irrompere in questo paradiso gelato.

5.- Ushuaia, la città alla "fine del mondo": grossi leoni marini e un magnifico parco naturale.

Molti la definiscono la città alla “fine del mondo”. E, in effetti, eliminando il pathos un tantino drammatico, la definizione calza a pennello: Ushuaia è la città più australe del pianeta, l’ultima del mondo andando verso sud, insomma. Per davvero ci si sente come alla fine di qualcosa ad Ushuaia. Il paesaggio è intensissimo e lascia senza respiro: fuori neve, sempre neve. Attorno montagne maestose e appena di là dallo sguardo, il Cile. Se non siamo alla fine di questo mondo, a Ushuaia siamo senz’altro all’inizio di un altro: le atmosfere sono da favola, con quelle classiche casette di legno che restituiscono la vivida sensazione di una vita sorridente, gli alberi, poi, hanno nomi strani da paese delle meraviglie: Winteri di Drimys, Nothofagus e Magellano di Maytenus, tanto per dire.

6.- L’Obelisco di Buenos Aires è un monumento nazionale eretto nella capitale dell’Argentina.

L’Obelisco di Buenos Aires è un monumento nazionale eretto nella capitale dell’Argentina. L’obelisco sorge a Buenos Aires, nella Plaza de la Republíca, all’intersezione fra avenida Corrientes e 9 de Julio e fu costruito per festeggiare il quarto centenario della fondazione della città. La costruzione della struttura cominciò il 20 marzo 1936. L’obelisco fu ufficialmente inaugurato il 23 maggio dello stesso anno. Il progetto è dovuto all’architetto argentino Alberto Prebisch, uno dei rappresentanti principali del modernismo argentino, autore anche del vicino Teatro Gran Rex, su incarico dell’intendente Mariano de Vedia y Mitre, a sua volta incaricato dell’opera dal presidente Augustín Pedro Justo. Per quanto riguarda la forma del monumento lo stesso Prebisch dichiarò: «Si è adottata questa semplice e onesta orma geometrica perché è la forma tradizionale degli obelischi.

7.- La nazionale argentina di rugby a 15 e la migliore in assoluto del continente americano.

L'Unión Argentina de Rugby (UAR) è l'organismo di governo del Rugby XV in Argentina. È membro dell'International Rugby Board con un posto nel Consiglio Esecutivo. È dalla UAR che dipende la nazionale di rugby argentina, conosciuta anche come Los Pumas. E la rappresentante ufficiale dell’Argentina nelle competizioni e nei test-match di Rugby Union ed è sotto la giurisdizione della Unión Argentina de Rugby (sino al 1951 Union de Rugby de Rio de la Plata). È tra le migliori nazionali di rugby a 15 del mondo (a ottobre 2010 occupa la 8ª posizione del ranking mondiale IRB) e la migliore in assoluto del continente americano. Classificatasi terza alla Coppa del Mondo 2007 alle spalle di Sudafrica e Inghilterra e davanti alla Francia, dal 2012 prende parte al The Rugby Championship.

8.- Matambre, un classico argentino grigliato o al forno.

La carne del vitellone rispetto a quella del vitello ha una minore percentuale  di acqua e un contenuto proteico leggermente maggiore (22g%). Ingredienti:
1 kg di carne di vitellone in un'unica fetta
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1/2 foglia d'alloro
250 g di spinaci crudi
3-4 uova sode
3 carote
1 peperoncino

9.- Prodotti tipici argentini: il mate e i suoi significati.

Il nome scientifico della pianta dalla quale si ricava la Yerba Mate è Ilex paraguayensis. Si tratta di un albero o arbusto appartenente alla famiglia delle Aghifogliacee che può misurare tra i 3 e gli 8 metri di altezza. Ha foglie perenni dicolore verde brillante leggermente chiuse con una lunghezza che varia da 4 a 10 centimetri. Di origine Sud Americana si coltiva nel Paraguay, Uruguay, Brasile, Argentina (provincia di Misiones), e nel sud della Bolivia.
La Yerba Mate viene preparata con palo (con il picciolo) o sin palo (senza picciolo): l'erba con palo ha un sapore più deciso e più amaro; l'erba sin palo ha un sapore più morbido.

10.- L'Argentina ha prodotto una serie di fumettisti incredibile, che hanno segnato la storia di questa arte (2a parte).

Fantagas di Carlos Nine. Il fondato sospetto che il seggio Luigi XV se la faccia con la gatta di casa inquieta non poco l’ispettore Pernot, quando in casa Renaud l’orrore bussa alla porta…
Il più visionario e surreale artista argentino, Carlos Nine, paragonabile forse solo all’Herriman di Krazy Kat, confeziona un’opera di grande suggestione visiva (due storie di 46 pagine per essere precisi) che narra di Pernot, poliziotto alcolizzato a caccia del serial killer Fantagas, in un paesaggio onirico, dai contorni sfumati, tra un’umanità (se così si possono chiamare gli strani animali che popolano la storia) quanto mai allucinata e schizofrenica, spesso travolta da insopprimibili pulsioni erotiche.


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