Il Mental Training per prepararsi a vincere

Creato il 21 febbraio 2011 da Ekis Sport Coaching @Ekis_srl

Ultimamente stiamo seguendo tantissimi atleti di alto livello per aiutarli a migliorare le loro perormance attraverso l’utilizzo del Mental Training.

Questo fine settimana ero impegnato con Alle (Alessandro Mora) a tenere l’ultima parte del nostro PNL Practitioner dove, tra le altre cose, trasmettiamo agli allievi una buona parte degli strumenti che utilizziamo nelle nostre sessioni di Mental Training con gli atleti o le squadre che affianchiamo con il Team Ekis Sport.

Domenica abbiamo riservato ai corsisti una sorpresa speciale… abbiamo invitato al corso uno dei professionisti che stiamo seguendo in questo periodo, affinché potessero fargli tutte le domande che avevano in mente relativamente a quello che stavano imparando e a come potessero applicarlo in ambito sportivo.

So cosa ti stai chiedendo… “Ma di domenica gli atleti non giocano?”. “Sì, ma questo atleta la domenica precedente si è infortunato ed è perciò andato a fare delle cure specifiche per accelerare il suo recupero, così non ha seguito la squadra in trasferta e sulla via del ritorno si è fermato con noi per un po’, portando con sé anche la mamma, un vero portento!”.

Che dire, il nostro ospite si è concesso per un’ora intera senza risparmiarsi e i ragazzi erano letteralmente entusiasti!

Io e Alle in questi mesi abbiamo imparato a conoscerlo bene e ad apprezzarlo non solo come professionista, ma anche come persona, e durante la sua chiacchierata con gli allievi mi ha aiutato a comprendere ancora meglio una cosa che nella mia testa era ed è sempre stata chiara, ma le sue parole e il suo modo di esprimere il concetto mi hanno dato una cosapevolezza decisamente superiore.

L’importanza della preparazione!

Credo di essere un privilegiato nello svolgere il lavoro che faccio, perché mi consente di confrontarmi quotidianamente con persone che ottengono uno straordinario successo, con molti di questi atleti si instaura un vero e proprio rapporto di amicizia e un po’ per interesse, un po’ per deformazione professionale cerco di carpire insieme a loro quali sono i “segreti” per ottenere risultati fuori dal comune.

Nella pressoché totalità dei casi una cosa che emerge sempre è la loro attenzione, quasi maniacale, alla preparazione. Tornando al nostro ospite di ieri lo abbiamo conosciuto, alcuni mesi fa, quando stava attraversando un momento non proprio felice della sua carriera. La cosa che mi ha subito entusiasmato nel nostro lavoro insieme è stata la totale fiducia che ha riposto in noi, la sua grandissima apertura mentale nello sperimentare cose assolutamente nuove e la sua dedizione nell’esercitarsi e nello svolgere i compiti e gli esercizi di allenamento mentale che di volta in volta gli assegnavamo. Quasi quotidianamente ci si sentiva (e ci si sente tutt’ora) per capire come poter fare ancora meglio questa cosa o quell’altra ed è un continuo fare e poi fare e poi fare ancora, per tornare ai suoi risultati e al suo rendimento ottimale. In una delle nostre sessioni di Mental Training sul campo ho perso il conto di quanti palloni avrà lavorato e di come ogni volta cercasse il modo per fare sempre meglio! Non so quante volte ha ascoltato e riascoltato Sempre al Top, tanto che ieri con i corsisti si divertiva a fare l’imitazione mia o di Alle in alcuni passaggi.

Tanti atleti di medio livello, si aspettano di ottenere grandi risultati in partita, senza avere la costanza e la voglia di preparare quei risultati in allenamento! Una delle cose che diciamo sempre è “In gara non si prova, non si sperimenta (a meno che non si abbia più nulla da perdere), si fa e basta! E quello che si fa è esattamente quello che si è imparato in allenamento!”. Ma se in allenamento non hai automatizzato ogni passaggio, ogni movimento, ogni situazione, ogni schema; non hai preparato il tuo corpo e la tua mente ad agire e  reagire a quello che potrà accadere in gara, come puoi aspettarti di farlo nella maniera migliore sotto la pressione della competizione?

Una frase che a me piace un sacco, in inglese recita così “If you fail to prepare, you prepare to fail”, che in italiano sarebbe “Se fallisci la preparazione (se non ti prepari), ti stai preparando a fallire”.

Voglio chiudere questo mio post con un’ultima considerazione, visto che in questo periodo stiamo lavorando con diversi atleti che hanno subito un infortunio. Durante un periodo di immobilità forzata il Mental Training può essere estremamente utile per continuare e mantenere elevato il livello di preparazione quando non si ha la possibilità di riprodurre alcuni gesti o movimenti attraverso l’allenamento in campo, al fine di mantenere la sensibilità, il movimento, la tecnica e tutto ciò che prescinde dalla componente fisica della prestazione.

Con il nostro ospite di ieri alla fine del suo intervento, durante la pausa pranzo, abbiamo poi fatto un lavoro di allenamento mentale per contribuire ad accelerare i tempi del suo recupero, ma questa è un’altra storia e magari ne parliamo in uno dei prossimi post…

Un saluto

Di Pasquale Acampora