Continuiamo a raccontare le storie positive raccolte per l’iniziativa che stiamo promuovendo “Cambia la vita di un bambino”, realizzata dall’associazione Mentoring Usa Italia onlus con lo scopo di indicare dei buoni esempi a tanti bambini che prematuramente abbandonano la scuola o scivolano verso la droga o la violenza. Il prossimo a raccontare il suo mentore è Rudy Bandiera, uno dei più importanti e seguiti blogger in Italia
Ricordo che come tutti i ragazzi ho sempre guardato a mio padre prima con amore, poi con ammirazione, poi con spocchia (maledetta adolescenza) poi quasi con tenerezza: quell’uomo straordinario che mi ha formato, che è stato al mio fianco, che mi ha appoggiato e spronato è una parte di me importantissima, forse la parte migliore di me.
Spesso mi basta pensare a lui, a quello che penserebbe di qualcosa o di qualcuno, per capire se una cosa è corretta, giusta oppure no.
Ricordo quando raccontai di volere smettere di andare a scuola: ero giovane, e smettere di studiare era, in prospettiva, un tarparmi le ali per sempre. Lui lo sapeva, glielo leggevo negli occhi, ma sapendo anche che non poteva imporsi su queste decisioni mi disse “in casa Bandiera si fanno solo due cose: o si studia o si lavora“. Ricordo che era l’8 gennaio e il 10 fui catapultato in fabbrica.
Il 9 gennaio fu l’unico mio giorno da “mantenuto”: non so ancora se dire grazie a mio padre o se dirgli che avrebbe potuto mantenermi un po’ di più