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Il mercato dei diamanti verrà trascinato dall’India e dalla Cina

Creato il 28 febbraio 2013 da Metallirari @metallirari
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diamantiUn diamante è per sempre” è il famoso slogan coniato da De Beers nel 1947 per identificare il diamante come un bene intimamente legato al matrimonio e al fidanzamento, soprattutto nei paesi occidentali. Ma  anche i consumatori sempre più ricchi dei mercati orientali festeggiano le proprie tradizioni regalando diamanti e stanno diventando i principali motori de di questo mercato.

Secondo una recente relazione della Rare Investment, nei prossimi anni saranno la Cina e l’India a trainare la domanda di diamanti, sia di quelli di fascia bassa che di quelli di fascia alta.

In Cina, la domanda sarà in gran parte alimentata dal crescente numero di miliardari. La banca d’investimento Credit Suisse ha di recente pubblicato una statistica che evidenzia come il numero di miliardari in Asia sia salito a 351 nel 2012,  contro i 245 nel 2010. Un numero di tutto rispetto se paragonato ai 332 miliardari in Nord America e ai soltanto 251 in Europa. L’aumento di miliardari in Asia è stato accompagnato da un  effetto a cascata di ricchezza verso il basso.

Nei prossimi cinque anni, l’India, insieme alla Cina, sarà il mercato a più rapida crescita in tutto il mondo per i gioielli di lusso. La fame di diamanti dei consumatori indiani potrebbe addirittura superare quella per l’oro, che nel paese è sempre stato un bene di lusso largamente acquistato. Ma non sono solo i miliardari ad alimentare la domanda di diamanti. Tutti i consumatori hanno raccolto l’abitudine occidentale di rimarcare matrimoni e fidanzamenti, regalando gioielli con diamanti.

Attualmente la Cina è il secondo mercato di diamanti al mondo, con un fatturato annuo di 9 miliardi di dollari, mentre l’India fattura 8,5 miliardi di dollari. In entrambi i paesi le vendite superano quelle del Giappone, dell’Europa e dei paesi del Golfo Persico. Gli Stati Uniti, in cima alla classifica con 27 miliardi di dollari, stanno assistendo al cambiamento di comportamento dei propri consumatori, che stanno cominciando a favorire i gioielli più economici e con pietre più piccole.

Nel 1940, solo il 10% delle spose negli Stati Uniti riceveva un anello di fidanzamento, ma nel 1990 erano l’80%. In Giappone, le spose che hanno ricevuto in regalo un diamante, sono passate dal 6% all’80% nell’arco di 30 anni. Se in oriente si verificheranno gli stessi tassi di crescita, i prossimi anni vedranno il mercato dei diamanti trascinato da India e Cina.

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