Dell'1,2%. Tengono i publisher third party
Secondo quanto riportato da Famitsu e Polygon, in base a vari dati pubblicati dai maggiori rivenditori nipponici, il mercato videoludico per le console, in Giappone, è cresciuto dell'1,2% nel corso del 2012.
Un incremento modesto, che tuttavia pare in controtendenza con la generale crisi economica globale. Si tratta, in effetti, della prima crescita in 5 anni ed è quasi tutta attribuita al traino di Nintendo, con i suoi introiti netti di 7,1 miliardi di yen. Concentrandosi su Nintendo, il report riferisce però il momento critico che sta attraversando in questo periodo Nintendo, dopo il buon 2012. Le sfide principali sono ovviamente la diffusione di Wii U, che ancora stenta ma su cui dovrebbero avere effetto le uscite di grosso calibro da parte dei team first party, concentrate tra il 2013 e il 2014 e l'espansione del mercato 3DS oltreoceano.
Allo stesso modo, resta completamente da valutare l'effetto del lancio di PlayStation 4 nelle finanze di Sony, visto che la console non è ancora arrivata sul mercato, e potrebbe risolversi in effetti positivi o negativi. In ogni caso, il periodo di transizione generazionale sembra colpire in maniera più forte i team first party piuttosto che i third party. Questi ultimi mostrano un andamento non troppo critico: i publisher nipponici, seppure con numeri piuttosto esigui, sono riusciti, nella maggior parte dei casi, a mantenere un certo profitto. L'unica compagnia che ha invece mostrato un calo netto è stata Square Enix, le cui perdite sono dovute probabilmente agli ingenti investimenti effettuati su grosse produzioni e IP di grande spessore, che non si sono risolti poi in vendite all'altezza.
Fonte: Polygon