La pubblicità risentirà ancora della difficile congiuntura economica e si riprenderà a partire dal secondo semestre 2015, registrando nel periodo un aumento medio del 2,3%, grazie anche alla componente online broadband. Il segmento della pay-TV, nonostante il calo previsto per il satellite DTH, crescerà nel periodo considerato del +1,6%, grazie allo sviluppo dell’offerta DTT e BBTV. Dal 2016 la pubblicità tornerà di nuovo a competere con la pay-TV come risorsa primaria del mercato. Continua la tendenza delle famiglie a spendere per i servizi televisivi in misura maggiore rispetto alle imprese. La TV a pagamento si conferma la componente maggiore della torta rispetto al canone.
Nel 2014 Mediaset, Rai e Sky Italia si spartiscono ancora la quasi totalità del mercato con una quota del 94%, in calo di unun punto percentuale nel corso del triennio considerato. Sky Italia, pur confermandosi ancora il principale attore,vede ridursi il divario da Mediaset e Rai. Mediaset sorpassa Rai e ritorna secondo operatore. Gli Altri Operatori crescono più della media mercato.
Nella pubblicità Mediaset rimane il principale operatore, con oltre la metà delle risorse, ma riduce leggermente la propria quota di mercato, a vantaggio soprattutto degli Altri Operatori. Nella pay-TV Sky rimane il principale operatore, ma perde quote di mercato, soprattutto a vantaggio di Mediaset Premium. Cresce la componente Altri Operatori (BBTV).
Gli Altri Operatori registrano una crescita media superiore al 10%, confermando un trend manifestatosi negli anni precedenti. La7 e Discovery Italia insieme rappresentano circa 2/3 dei ricavi degli Altri Operatori. Discovery Italia diventa il quarto operatore dopo Sky Italia, Mediaset, e Rai.