Il meteorite NWA 7034 testimone oculare dell'acqua passata di Marte

Creato il 03 gennaio 2013 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Credit: NASA

Continua lo studio sui meteoriti marziani. Ne avevamo parlato qui: "I meteoriti all'origine dell'acqua su Marte, come sulla Terra"

Ora, il team di ricerca dell'University of New Mexico's Institute of Meteoritics di Albuquerque, in collaborazione con altre Università e grazie ai finanziamenti della NASA, ha potuto approfondire le analisi di un importantissimo meteorite di piccole dimesioni, il primo scoperto, proveniente da Marte o dalla sua crosta, contenente un quantitivo d'acqua superiore a quello di altri meteoriti di origine marziana.

Questa nuova classe di meteoriti è stata trovata nel 2011 in Marcco, nel deserto del Sahara, e potrebbe rappresentare l'anello mancante tra il Marte caldo e umido del passato e quello freddo e secco di oggi.

Designato come NorthWest Africa (NWA) 7034 e soprannominato "Black Beauty”, pesa circa 320 grammi ed ha un contenuto d'acqua circa 10 volte superiore (circa 6.000 parti per milione) rispetto a quello di qualsiasi altro meteorite trovato finora.

Dopo oltre un anno di intensi studi, il team di scienziati americani ha determinato che il meteorite si è formato 2,1 miliardi di anni fa, durante il più recente periodo geologico di Marte noto come Amazzoniano.

La maggior parte dei meteoriti marziani sono classificati in tre diversi tipi di roccia, dal nome dei tre meteoriti che li rappresentano: Shergotty, Nakhla, and Chassigny (SNC). Questi sono al momento circa 110.

Anche se NWA 7034 ha delle somiglianze con i meteoriti SNC, tra cui la presenza di carbonio organico macromolecolare, ha molte caratteristiche uniche.

La sua età, ad esempio, è di enorme interesse per gli scienziati. La maggior parte dei meteoriti SNC ha 1,3 miliardi di anni, con il più vecchio di 4,5 miliardi di anni: NWA 7034 rappresenta una transizione tra i meteoriti più antichi e più giovani rinvenuti qui sulla Terra.

“L'età di NWA 7034 è importante perchè è molto più vecchio della maggior parte degli altri meteoriti marziani”, ha detto Mitch Schulte, scienziato del NASA Mars Exploration Program a Headquarters in Washington. “Ora abbiamo la visione di un pezzo di storia di Marte in un momento critico della sua evoluzione”.

La sua composizione è diversa da quella di qualsiasi altro meteorite studiato.

“Il contenuto di questo meteorite può sfidare molti dei pressupposti di vecchia data sulla geologia marziana”, ha detto John Grunsfeld, amministratore associato del NASA Science Mission Directorate a Washington.

“Questi risultati rappresentano anche un importante quadro di riferimento per il rover Curiosity circa la ricerca di prodotti organici ridotti a minerali sul fondo del cratere Gale”.

I ricercatori pensano che NWA 7034 rappresenti i resti di una eruzione vulcanica avvenuta sulla superficie del Pianeta Rosso: il meteorite era una volta lava, poi raffreddata ed indurita sulla superficie del pianeta. Questa fase è stata probabilmente influenzata anche dall'acqua presente sulla superficie del pianeta.

NWA 7034 è composto da frammenti basaltici, principalmente feldspati e pirosseni.
La chimica di questo meteorite insolito corrisponde a quella della crosta marziana, così come rilevato dai NASA Mars Exploration Rover e dal Mars Odyssey Orbiter.

“Questo meteorite unico ci dice com'era il vulcanesimo su Marte 2 miliardi di anni fa. Esso ci da anche un assaggio dell'antica superficie e delle condizioni ambientali del Pianeta Rosso che nessun meteorite ha mai offerto”, ha aggiunto Carl Agee, capo del team di analisi presso l'University of New Mexico's Institute of Meteoritics di Albuquerque, in collaborazione con l'University of California a San Diego e il Carnegie Institution di Washington.

I ricercatori ipotizzano che la grande quantità d'acqua contenuta in NWA 7034 potrebbe aver avuto origine dall'iterazione delle rocce con l'acqua presente nella crosta di Marte: il meteorite ha anche una diversa miscela di isotopi di ossigeno rispetto ad altri meteoriti marziani, che potrebbe essere il risultato dell'iterazione con l'atmosfera del Pianeta Rosso.

I risultati sono stati pubblicati giovedì scorso sulla rivista Science Express.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Svolta green per Alitalia: in arrivo il biocarburante

    L’amministratore delegato di Alitalia, Silvano Cassano, ha anticipato, in occasione del summit Iata, alcune innovazioni del settore aereo. Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Deboramorano
    ECOLOGIA E AMBIENTE, RICERCA
  • Misteri dell’oceano: Il verme color verde fluo

    A Taiwan è stato recentemente rinvenuto, da dei pescatori locali,un gigantesco verme di color verde brillante, le cui immagini sono state diffuse tramite un... Leggere il seguito

    Il 17 giugno 2015 da   Deboramorano
    ECOLOGIA E AMBIENTE, RICERCA
  • E la Cina compra legno...

    Secondo un rapporto pubblicato dall’associazione cinese Global Environmental Institute (GEI), tra il 2005 e il 2013 la Cina ha importato ogni anno tra i due e... Leggere il seguito

    Il 16 giugno 2015 da   Salvaleforeste
    ECOLOGIA E AMBIENTE, SCIENZE
  • New Horizons: ultime correzioni di rotta

    La sonda americana aggiusta il tiro a 1 mese dal fatidico incontro con Plutone... Negli ultimi giorni, il team New Horizons ( NH) della NASA ha eseguito una... Leggere il seguito

    Il 16 giugno 2015 da   Aliveuniverseimages
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • MarCO volerà su Marte

    I due MarCO (Mars Cube One) CubeSat della NASA prenderanno il volo nel settembre 2016, come il prossimo lander marziano statunitense InSight. Leggere il seguito

    Il 15 giugno 2015 da   Media Inaf
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • MarCO: i primi CubeSat interplanetari

    Il prossimo lander marziano sarà accompagnato da due CubeSat. Lo ha annunciato la NASA il 12 giugno.I Mars Cube One ( MarCO) sono ora in costruzione presso il... Leggere il seguito

    Il 15 giugno 2015 da   Aliveuniverseimages
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE